Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato un post su Truth, denunciando l’alto tasso di criminalità di Washington D.C., forse più alto rispetto a molte città violente come Città del Messico, Bogotà, Islamabad e Addis Abeba, con un tasso di omicidi «quasi dieci volte superiore a Fallujah, Iraq». Washington D.C. ha, dice il presidente, uno dei «tassi di criminalità più alti al mondo», più di molti dei «più violenti Paesi del Terzo Mondo» con un tasso di omicidi «raddoppiato» in poco più di un decennio.
Ma per Trump i «veri numeri» sarebbero addirittura «molto più alti». I funzionari locali – tra cui un comandante di polizia sospeso per presunta manipolazione dei dati – avrebbero infatti manipolato le statistiche: «nessuno viene arrestato per taccheggio» e i cittadini vivono nella paura, rinunciando a chiamare la polizia e scegliendo invece di «non uscire di casa» dopo il tramonto, diventando di fatto «prigionieri nella loro stessa città».
I veri tassi di criminalità sarebbero da «cinque a dieci volte superiori a quanto riportato». Ma ora, dice Trump, Washington D.C. è «tornata sotto controllo federale con la Casa Bianca è al comando». L’esercito e la polizia rimetteranno «in ordine questa città, rendendola di nuovo sicura».
