Trump ha dichiarato di non aver chiesto ai proprietari delle case automobilistiche di evitare rincari in risposta ai nuovi dazi e di «non curarsi» dell’eventuale aumento di prezzi delle auto straniere.
Il Presidente intende imporre dazi del 25% su tutte le auto straniere a partire dal 2 aprile, con alcune esenzioni temporanee per chi importa veicoli sotto l’Accordo Usa-Messico-Canada, finché il governo non definirà delle istruzioni più chiare a riguardo.
«Se costruite le vostre auto in America, guadagnerete un sacco. Altrimenti, vi converrà davvero trasferirvi qui, dato che negli Stati Uniti non pagate dazi» ha dichiarato Trump a Nbc News, precisando di non aver mai detto alle aziende di non alzare i prezzi.
«Non ho mai detto di alzare i prezzi. Me ne frego se li aumentano, perché la gente comprerà auto made in Usa», ha aggiunto. «Me ne frego proprio! Anzi: io spero che li alzino! Se i prezzi delle auto straniere salgono, la gente sceglierà auto americane! Noi ne abbiamo a quante ne vogliamo».
Dopo l’intervista, un assistente di Trump ha chiarito a Nbc News che il presidente ha detto questo solo dei prezzi delle auto straniere. Il presidente ha poi definito i dazi del 25% su auto e componenti stranieri non sono temporanei: «Sono definitivi. Sono oltre 40 anni che il mondo ci frega. Noi vogliamo solo giustizia. Anzi, a dire il vero sono stato anche troppo buono».
Entrando in vigore il 2 aprile, i dazi colpiranno anche molti altri beni di consumo. Sabato il Trump ha spiegato che non vuole altri ritardi, ma è aperto a trattare «solo se qualcuno ci offre qualcosa di gran valore. Molti Paesi hanno diverse risorse preziose da offrire. Altrimenti, niente trattative».