Donald Trump ha dichiarato che farà tutto il possibile per contribuire alla liberazione di Jimmy Lai, il magnate dei mass media di Hong Kong in carcere dalla fine del 2020 per il suo ruolo nelle proteste a favore della democrazia nella città. Intervenendo il 14 agosto al programma radiofonico The Brian Kilmeade Show di Fox News, il presidente americano ha affermato di aver esortato il Partito comunista cinese a rilasciare Lai già durante la sua precedente amministrazione e di essere pronto a sollevare nuovamente la questione, nel caso di un futuro incontro con il Segretario del Partito comunista cinese Xi Jinping: «farò tutto ciò che è in mio potere per salvarlo» ha detto Trump, definendo il miliardario un «uomo rispettato» e una «brava persona».
Jimmy Lai, 77 anni, è stato arrestato nell’agosto del 2020, all’indomani delle imponenti proteste contro la legge sulla “sicurezza nazionale” imposta a Hong Kong dalla dittatura della Repubblica Popolare Cinese.
Lai è il fondatore di Apple Daily, un tabloid ormai chiuso, un tempo noto per il sensazionalismo scandalistico. Ma, nonostante il livello “non eccelso” di giornalismo che normalmente caratterizzava la Testata di Jimmy Lai, durante il culmine delle proteste filo-democratiche a Hong Kong, quando molti organi di informazione mainstream facevano eco alla propaganda del regime, l’Apple Daily si era distinto quale voce di dissenso libera e apertamente critica nei confronti della dittatura di Pechino, prendendo senza riserve le parti dei manifestanti filo-democratici di Hong Kong.
Apple Daily è stato (ovviamente) costretto a chiudere nel giugno del 2021, dopo che gli emissari del regime comunista ne avevano perquisito la redazione, congelato i beni e arrestato i principali redattori.
Quanto a Jimmy Lai, è ancora imputato di vari reati ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale, tra cui associazione a delinquere con fini eversivi, e rischia l’ergastolo. Lai si è dichiarato non colpevole per tutti i capi di imputazione. A causa delle condizioni di salute di Lai, il processo è stato rinviato più volte, l’ultima il 14 agosto, quando il tribunale di Hong Kong ha aggiornato l’udienza, accogliendo le richieste della difesa, per consentire alle autorità carcerarie di dotare Lai di un monitor cardiaco e di fornirgli i farmaci necessari.