Trump annuncia l’inizio di trattative dirette con l’Iran

di Redazione ETI/Jackson Richman
8 Aprile 2025 15:49 Aggiornato: 8 Aprile 2025 15:49

Il 7 aprile Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti terranno un incontro con i vertici iraniani, definito «molto importante», previsto per sabato 12 aprile. L’annuncio è stato fatto durante un colloquio alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. «Siamo in contatto diretto con l’Iran», ha dichiarato Trump. «Avremo un vertice cruciale e vedremo se ci sarà margine per un’intesa. Credo che tutti convengano che raggiungere un accordo sia preferibile rispetto a ciò che sarebbe altrimenti inevitabile», ha aggiunto, alludendo con ogni probabilità a un possibile conflitto armato.

Il presidente americano ha ribadito che non sarà mai consentito all’Iran di dotarsi di armamenti nucleari, avvertendo che «per Teheran sarebbe un giorno molto brutto» nel caso in cui si rifiutasse di trattare. Teheran, dal canto suo, ha già respinto in passato la possibilità di colloqui diretti, definendoli «privi di senso». Lo scorso mese, dopo la lettera inviata da Trump per sollecitare un confronto, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha replicato il 30 marzo che, «pur escludendo colloqui diretti, resta aperta la via della trattativa indiretta».

L’amministrazione Trump ha adottato una linea dura contro il regime iraniano, riclassificando come organizzazione terroristica i ribelli Houthi, sostenuti da Teheran, e rilanciando la strategia di «massima pressione» già attuata nel primo mandato. Washington ha imposto diverse tornate di sanzioni. Nel 2018, Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare firmato nel 2015, il cosiddetto Joint Comprehensive Plan of Action, reintroducendo le sanzioni precedentemente sospese e applicandone di nuove, sostenendo che non impedisse lo sviluppo dell’arsenale atomico iraniano e che ignorasse il sostegno fornito da Teheran a organizzazioni terroristiche e ad altre attività ostili.

 

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