Trump a breve in visita ufficiale in Arabia Saudita Qatar e Emirati

di Redazione ETI/Aldgra Fredly
1 Aprile 2025 17:57 Aggiornato: 1 Aprile 2025 17:57

Il presidente Donald Trump ha annunciato lunedì che visiterà l’Arabia Saudita e altre nazioni del Medio Oriente il prossimo mese, in quello che rappresenterà il primo viaggio all’estero del suo secondo mandato.

Il presidente ha precisato che l’itinerario previsto include tappe in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti, con la possibilità di visitare anche altri Paesi della regione. Il viaggio in Arabia Saudita dovrebbe avere come fulcro le prospettive di investimento del regno del Qatar negli Stati Uniti. Trump ha affermato di aspettarsi fino a mille miliardi di dollari di investimenti sauditi durante questa visita, un cifra che supererebbe i 450 miliardi di dollari registrati nel corso del suo primo mandato. Trump ha lasciato intendere che anche le tappe in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti punteranno a ottenere investimenti da parte di questi Paesi, sottolineando che «in quei due o tre giorni saranno creati posti di lavoro».

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha avuto un colloquio telefonico con Trump il 22 gennaio, durante il quale gli ha rivolto i suoi auguri per l’insediamento. Nel corso della conversazione, il principe ha rivelato che il suo Paese intende investire 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni per rafforzare i legami commerciali, e ha aggiunto che tale somma potrebbe crescere con l’emergere di nuove opportunità, senza però specificare i settori di destinazione dei fondi.

La Casa Bianca ha confermato i dettagli del colloquio, precisando che i due leader hanno anche affrontato temi come gli sforzi per promuovere pace e stabilità in Medio Oriente, il rafforzamento della sicurezza regionale e la lotta al terrorismo.

Non è ancora chiaro se il viaggio in Arabia Saudita sia collegato all’incontro programmato da Trump con Vladimir Putin per discutere un cessate il fuoco volto a porre fine alla guerra in Ucraina. A febbraio, Trump aveva annunciato che tale incontro potrebbe tenersi proprio in Arabia Saudita, anche se la data non è stata ancora fissata.

L’Arabia Saudita ha svolto un ruolo chiave di mediatore nei negoziati di pace guidati dagli Stati Uniti per risolvere il conflitto tra Russia e Ucraina. A marzo, Riad ha ospitato incontri decisivi tra delegazioni americane e ucraine, che hanno portato Kiev ad accettare un cessate-il-fuoco con Mosca.

In precedenza, Trump aveva esortato l’Arabia Saudita e l’Opec a ridurre i prezzi del petrolio nell’ambito degli sforzi per mettere fine alla guerra in Ucraina, sostenendo che il regno saudita e l’organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio siano «responsabili in una certa misura» del conflitto.
Il ministro delle Finanze saudita, Mohammed Al-Jadaan, ha dichiarato a Bloomberg a gennaio che il paese, ricco di risorse petrolifere, ha già investimenti attivi negli Stati Uniti per un valore superiore ai 770 miliardi di dollari. Secondo i dati dell’Agenzia per le informazioni sull’energia degli Stati Uniti, nel 2023 l’Arabia Saudita ha rappresentato il 5% delle importazioni totali di petrolio negli Stati Uniti.

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