Terremoto a Napoli con due scosse di magnitudo 4.4 e 3.5 (su un “massimo” di 9 della Scala Richter), con epicentro Campi Flegrei, a 170 metri in linea d’aria dal porto di Pozzuoli, tra le 12:07 e le 12:22 di oggi. Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, entrambe le scosse sono parte di uno sciame sismico di 8 terremoti verificatisi nell’arco di 30 minuti.
Interrotta la linea dei treni Alta Velocità e Intercity, insieme alle linee Cumana e Circumflegrea che collegano la stazione Montesanto nel centro di Napoli con i comuni di Pozzuoli, Quarto e Bacoli della zona flegrea. Evacuata inoltre l’Università Federico II nel quartiere Fuorigrotta, e in diverse scuole scolari e studenti sono stati “accompagnati” di corsa all’esterno. Al momento non si hanno notizie di feriti, e i danni risultano lievi.
Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha convocato per oggi pomeriggio a Roma una riunione con i capi dipartimento di Protezione civile e di Casa Italia, il dipartimento del Governo responsabile del coordinamento delle azioni di ricostruzione connesse agli eventi calamitosi di tipo sismico.
Sui social molti residenti dell’area colpita hanno sottolineato una percezione maggiore rispetto alle scosse dei mesi scorsi di magnitudo simile o maggiore.
«Il risentimento sismico dipende, fra le altre cose, anche dalla profondità dell’ipocentro e da quanto vicino ci si trova all’epicentro, non solo dalla magnitudo dell’evento» spiega Mauro Antonio Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano sul sito dell’Ingv, «lo sciame sismico di queste ore rientra pienamente nella dinamica della crisi bradisismica in corso, legata al sollevamento del suolo, che continua a 10 millimetri al mese […] Si tratta di un processo che deforma la crosta, stressandola e provocandole un accumulo di sforzo che porta infine ai terremoti».
Immediatamente dopo il terremoto, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato a Palazzo di Governo il Centro coordinamento soccorsi. Alla Prefettura è stato avviato il monitoraggio dell’epicentro e delle aree circostanti.
AGGIORNAMENTO
Lo sciame i terremoti di magnitudo maggiore di 1, iniziati dalla scossa partita alle 12,07 è arrivato a 20. Il direttore del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Francesca Bianco, ha dichiarato all’Ansa che «da un punto di vista dinamico c’è ancora sismicità: dopo l’evento di magnitudo 4.4 delle 12:07 e quello di magnitudo 3.5 delle 12:22, alle 14:58 è stato registrato un terremoto di magnitudo 3.3. Lo sciame quindi prosegue»; l’accaduto «rientra nella fase di incremento di attività bradisismica iniziato a fine gennaio», e il terremoto di magnitudo 4.6 del 13 marzo «è stato il più energetico rilevato da quando osserviamo strumentalmente il bradisismo».