Il 13 maggio, in occasione della Giornata mondiale della Falun Dafa, si è rinnovata l’attenzione internazionale sul trattamento riservato ai praticanti del Falun Gong in Cina, tra accuse di gravi violazioni dei diritti umani e un’intensa attività legislativa da parte di parlamentari statunitensi. Le denunce riguardano, in particolare, il prelievo forzato di organi, pratica ai danni dei prigionieri di coscienza, soprattutto i praticanti del Falun Gong.
Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è perseguitato dal regime comunista cinese dal 1999. Numerosi praticanti sono rimasti uccisi in seguito ai maltrattamenti e alle torture subite durante la detenzione. Altri sono stati uccisi al fine di prelevarne gli organi, venduti al mercato nero internazionale dei trapianti. Nel 2019, il China Tribunal di Londra ha concluso che tali pratiche siano state condotte per anni “su vasta scala” e che i praticanti del Falun Gong rappresentino la principale “fonte” di organi.
Sul piano politico, negli Stati Uniti la questione è stata recentemente rilanciata dal senatore Ted Cruz, uno dei politici più in vista del Partito Repubblicano e membro della Commissione per le relazioni estere del Senato. In un messaggio pubblicato sul social network X il 13 maggio, Cruz ha definito la repressione del Falun Gong un attacco alla libertà religiosa e ha invitato a smantellare quella che ha descritto come «un’industria pubblica del prelievo forzato di organi».
Sempre Cruz ha promosso una proposta di legge al Senato, il Falun Gong Protection Act, che prevede sanzioni contro chiunque sia coinvolto nel traffico di organi prelevati ai danni dei praticanti. La Camera dei deputati americana ha già approvato una versione analoga della proposta lo scorso 5 maggio, senza opposizioni.
Da tempo il centro di informazione Falun Dafa – un’associazione senza scopo di lucro che documenta la persecuzione in corso – denuncia le violazioni subite dai praticanti in Cina. In occasione della Giornata mondiale della Falun Dafa, l’organizzazione ha ricordato che milioni di persone in oltre 110 Paesi hanno partecipato a eventi celebrativi. Solo a Manhattan, lo scorso 9 maggio, migliaia di praticanti hanno sfilato in parata, seguiti da spettacoli e iniziative pubbliche nella storica Union Square l’11 maggio. Eventi simili si sono tenuti anche a Berlino, Montréal, Sydney, Tokyo e Tainan.
Il direttore esecutivo del centro, Levi Browde, ha sottolineato come, nei 25 anni di persecuzioni, non si sia mai verificato alcun episodio di violenza da parte dei praticanti, evidenziando il ruolo centrale degli insegnamenti del Falun Gong nel fornire la forza interiore per affrontare pacificamente le pressioni del regime.
Nel frattempo, diversi Stati americani hanno avviato iniziative legislative per contrastare il fenomeno del prelievo forzato di organi. Il Texas è stato il primo ad approvare, nel 2023, una legge che vieta alle compagnie assicurative di coprire trapianti eseguiti con organi provenienti dalla Cina o da altri Paesi coinvolti in simili pratiche. A seguire, anche Utah, Idaho, Tennessee e Arizona hanno adottato provvedimenti analoghi.