«Già dalla mattina di giovedì, su mia richiesta, l’Unità di crisi della Farnesina aveva rafforzato il coordinamento con tutte le sedi diplomatiche e consolari nell’area per sincronizzare le procedure di lavoro e rivedere i piani d’emergenza». Lo ha riferito il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante l’audizione alle Commissioni Esteri di Camera e Senato sugli sviluppi della crisi tra Israele e Iran. Il titolare della Farnesina ha specificato che la sicurezza dei connazionali presenti nella regione resta una «priorità assoluta» e che «attualmente si trovano circa 50 mila italiani in tutta l’area mediorientale, di cui 20 mila in Israele e circa 500 in Iran». Tajani ha aggiunto che «non sono state segnalate situazioni critiche» e che «le nostre ambasciate sono in contatto con tutti i connazionali che hanno chiesto informazioni per rientrare in Italia». Il ministro ha ricordato che «un gruppo di 36 pellegrini della Conferenza Episcopale Italiana, presente a Gerusalemme, è stato assistito dal nostro Consolato generale ed è riuscito a raggiungere la Giordania». Il ministro ha infine sottolineato che, in parallelo, il governo ha adottato misure anche per garantire la sicurezza dei militari italiani impegnati nelle missioni all’estero, come dichiarato dal ministro della Difesa Guido Crosetto.

Antonio Tajani (foto di repertorio, ANSA/GIUSEPPE LAMI)
Tajani: in Medio Oriente attivi da giovedì i piani emergenza per 50 mila italiani
14 Giugno 2025 9:08 Aggiornato: 14 Giugno 2025 16:08