Signalgate, tanto rumore per nulla?

di Redazione ETI/Aldgra Fredly
26 Marzo 2025 8:04 Aggiornato: 26 Marzo 2025 8:14

Il ministro della Difesa americano Pete Hegseth ha smentito le voci secondo cui avrebbe discusso piani operativi militari riservati con funzionari dell’amministrazione Trump tramite messaggi su un gruppo Signal, finito per errore sotto gli occhi di un giornalista.

«Ho sentito della notizia, ma nessuno parlava di piani di guerra. Punto», ha detto Hegseth ai cronisti dopo essere atterrato alle Hawaii rispondendo a domande su un articolo pubblicato da Jeffrey Goldberg, direttore di The Atlantic, che sosteneva di essere stato aggiunto per sbaglio a una chat con alti funzionari americani. Nella chat si parlava della nuova ondata di raid aerei americani contro i terroristi Houthi in Yemen della scorsa settimana.

Alla prima domanda se le informazioni trapelate fossero top secret, Hegseth ha negato attaccando la credibilità di Goldberg: «Parliamo di giornalista noto per essere un bugiardo, specializzato in bufale, dalle fandonie sulla Russia a quella dei “bravi ragazzi da entrambe le parti”, fino al fiasco dei “perdenti e ingenui”», ha detto, riferendosi ai vecchi servizi della rivista The Atlantic, facendo riferimento al primo mandato di Trump.

Nel suo articolo, Goldberg ha scritto di essere entrato in chat il 15 marzo scorso, probabilmente per mano di Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca; pare vi fossero anche il vicepresidente JD Vance, tale “TG”, (che Goldberg identifica in Tulsi Gabbard, direttore dell’Intelligence), uno “Scott B” (forse Scott Besent, ministro del Tesoro) e poi il ministro della Difesa Hegseth, John Ratcliffe (direttore della Cia) e, forse, il ministro degli Esteri Marco Rubio (un contatto pare fosse denominato “Mar”).

Brian Hughes, portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, ha detto che la chat «sembra autentica» e che l’Nsc sta verificando come un numero estraneo possa essere finito nel gruppo Signal.

Trump, parlando lunedì ai giornalisti dalla Casa Bianca, ha detto di essere estraneo alla faccenda. «Non ne so niente. Non sono un fan di The Atlantic, per me è una rivista che sta colando a picco», ha commentato.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha ribadito che Trump ha «piena fiducia» nella squadra della sicurezza nazionale, incluso Waltz, nonostante l’incidente.

In un discorso al Senato, il capogruppo dell’opposizione Chuck Schumer ha definito Signal un’app non sicura e non autorizzata per operazioni militari delicate: «Questa questione richiede un’indagine completa. Come è successo? Che danni ha provocato? Come evitare che i segreti militari della nazione finiscano in chat non protette?», ha detto Schumer in aula.

In realtà, come riporta un articolo dell’Army Times del 23 gennaio 2020, lo stato maggiore dell’esercito americano ha autorizzato l’uso dell’app di messaggistica Signal ai paracadutisti dell’82esima divisione aviotrasportata dispiegata in zona di operazione in Medio Oriente, considerandone sicuro il livello di crittografia.

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