Un recente studio, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, ha rilevato che i pazienti con diabete di tipo 2 che hanno seguito una dieta a basso contenuto di carboidrati hanno raddoppiato la loro produzione di insulina. In alcuni casi eliminando la necessità di assumere farmaci.
Il diabete di tipo 2 si manifesta quando le cellule beta del pancreas, responsabili della produzione di insulina, diventano meno efficienti. L’insulina è necessaria per regolare i livelli di zucchero nel sangue e, quando ne viene prodotta una quantità insufficiente, i livelli di glucosio aumentano, causando diverse patologie correlate al diabete di tipo 2.
Nessun farmaco convenzionale per il diabete di tipo 2 ha dimostrato di migliorare la secrezione immediata di insulina da parte delle cellule beta. Gli autori dello studio hanno evidenziato come la funzionalità delle cellule beta tenda a peggiorare nonostante l’uso di agenti anti-iperglicemici.
«Questo studio dimostra che le persone con diabete di tipo 2 che seguono una dieta a basso contenuto di carboidrati possono recuperare la funzionalità delle loro cellule beta, un risultato che non può essere ottenuto con i farmaci» spiega Barbara Gower, autrice principale dello studio e professoressa di scienze della nutrizione presso l’Università dell’Alabama a Birmingham. «Le persone con una forma lieve di diabete di tipo 2 che riducono l’assunzione di carboidrati potrebbero essere in grado di sospendere i farmaci e godersi pasti e spuntini più ricchi di proteine, soddisfacendo al contempo il loro fabbisogno energetico».
Secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti, il diabete colpisce circa una persona su dieci, con il diabete di tipo 2 che rappresenta circa il 90% dei casi. Cambiamenti nello stile di vita, come una dieta sana, attività fisica regolare e controllo del peso, sono stati dimostrati efficaci nella prevenzione o nel ritardo della comparsa del diabete di tipo 2. Attualmente non esiste una cura per il diabete, ma vi sono trattamenti disponibili per gestirlo.
PRODUZIONE DOPPIA DI INSULINA GRAZIE A UNA DIETA LOW CARB
I ricercatori hanno condotto uno studio clinico randomizzato su 57 pazienti con diabete di tipo 2 che non assumevano insulina. L’obiettivo era determinare se un cambiamento nella dieta potesse influenzare la funzionalità delle cellule beta nei pazienti con diabete di tipo 2.
Dopo aver sospeso i farmaci dei partecipanti per un periodo di una o due settimane, i ricercatori li hanno suddivisi in due gruppi: il primo ha seguito una dieta a basso contenuto di carboidrati (9% di carboidrati e 65% di grassi), mentre il secondo ha seguito una dieta ad alto contenuto di carboidrati (55% di carboidrati e 20% di grassi), in accordo con le linee guida ufficiali.
Dopo 12 settimane, i partecipanti con una dieta povera di carboidrati hanno registrato un aumento doppio dell’attività delle cellule produttrici di insulina. Al contrario, chi ha seguito una dieta con un maggiore apporto di carboidrati ha riscontrato solo un aumento del 32% nell’attività delle cellule beta.
I ricercatori hanno concluso che una dieta con restrizione di carboidrati «ha effetti benefici sulla funzionalità delle cellule beta nei pazienti con diabete di tipo 2 lieve».
Questa nuova ricerca potrebbe essere estremamente utile per i pazienti diabetici. «Le persone con diabete di tipo 2 devono sapere che un intervento dietetico, con riduzione dei carboidrati, ha il potenziale di invertire la loro condizione senza la necessità di farmaci» spiega il dottor Jason Fung, medico e autore di The Diabetes Code: Prevent and Reverse Type 2 Diabetes Naturally.
Sebbene i farmaci possano aiutare a gestire il diabete di tipo 2, non sono in grado di invertirlo da soli, in quanto non affrontano la causa principale della malattia, ovvero la dieta. Dal momento che il diabete di tipo 2 è fondamentalmente una patologia legata all’alimentazione, la sua regressione dipende da cambiamenti nella dieta, che risultano cruciali per migliorare il controllo della glicemia, piuttosto che dall’assunzione di farmaci.
MIGLIORAMENTO DELLE CELLULE BETA DEL PANCREAS
La secrezione di insulina da parte delle cellule beta subito dopo i pasti, nota come secrezione di prima fase, è fondamentale per eliminare il glucosio in eccesso dal sangue.
I ricercatori hanno sottolineato che una secrezione insufficiente nella prima fase porta ad alti livelli di zucchero nel sangue, favorendo lo sviluppo del diabete di tipo 2. Lo studio ha dimostrato che gli interventi dietetici a basso contenuto di carboidrati possono aumentare l’attività delle cellule beta, suggerendo che questo approccio nutrizionale potrebbe prevenire l’insorgenza della malattia.
Per seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati, il dottor Fung consiglia di consumare carne, uova, pesce, frutti di mare, verdure a foglia verde e tofu e ridurre il consumo di carboidrati raffinati come pane, riso, patate e pasta.
Anche l’American Diabetes Association riconosce un ampio corpus di evidenze cliniche a sostegno dei benefici delle diete a basso contenuto di carboidrati nella gestione del diabete. Questo studio aggiunge prove sempre più solide a favore dell’idea che la riduzione del consumo di zuccheri e la promozione di cambiamenti nello stile di vita debbano essere le principali strategie di intervento per il diabete.
«Questo risultato rafforza le conclusioni di molti altri studi che hanno dimostrato lo stesso concetto: ridurre i carboidrati potrebbe invertire il diabete di tipo 2», conclude il dottor Fung.
Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.