Prosegue il botta e risposta tra Casa Bianca e magistratura Usa

di Redazione ETI/Aldgra Fredly
22 Marzo 2025 7:02 Aggiornato: 22 Marzo 2025 15:11

Il giudice James Boasberg ha dichiarato venerdì che l’uso da parte del presidente Trump dell’Alien Enemies Act per espellere i membri dell’organizzazione terroristica Tren de Aragua presenta implicazioni politiche «estremamente preoccupanti». La legge del 1798 invocata da Trump permette di espellere stranieri senza processo in caso di guerra o invasione contro gli Stati Uniti. «Perché questa legge è stata applicata di nascosto, caricando queste persone frettolosamente sugli aerei?» ha incalzato Boasberg rivolgendosi a Drew Ensign, procuratore del ministero della Giustizia. «Sembra che lo facciate solo per farli uscire dal Paese prima che possano essere presentati ricorsi». Il procuratore del ministero di Giustizia, Drew Ensign, ha replicato che le espulsioni sono legali e che gli immigrati hanno tutti i mezzi legali per verificare la legittimità dell’arresto.

Mercoledì, in un’intervista a Fox News, il ministro della Giustizia americano Pam Bondi ha sostenuto che il giudice  Boasberg «non ha diritto» a fare domande sui voli di espulsione e «nessun potere» per ordinare all’amministrazione di farli rientrare. «Il caso riflette un modello di giudici di sinistra che emettono ordini su questioni al di fuori della loro giurisdizione. Stanno interferendo nel nostro governo. La vera domanda è: perché un giudice tutela dei terroristi invasori invece dei cittadini americani?». Il ministro Bondi ha assicurato che i voli contro i membri di Tren de Aragua proseguiranno.

La Casa Bianca ribatte inoltre che i voli non contrastano l’ordine del giudice, emesso dopo che gli aerei avevano lasciato il territorio statunitense. Il 15 marzo Trump ha firmato la proclamazione sull’Alien Enemies Act, denunciando che numerosi membri di Tren de Aragua «si sono infiltrati illegalmente negli Stati Uniti, conducendo una guerra irregolare e azioni ostili» contro gli Stati Uniti. In un post su Truth, il presidente ha scritto che, come capo della nazione, deve poter «agire rapidamente e con decisione» su questioni come l’espulsione di «assassini, trafficanti, stupratori e altri criminali verso le loro terre d’origine o altri luoghi».

Consigliati