Video: Reuters
Venerdì 11 luglio, combattenti armati del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) sono arrivati nei pressi della città di Sulaymaniyah, nel nord dell’Iraq, in vista di una cerimonia di consegna delle armi. Si tratta di un passo simbolico ma significativo nel lungo conflitto che da decenni oppone la Turchia al gruppo, considerato fuorilegge da Ankara.
Il PKK, protagonista di una sanguinosa lotta contro lo Stato turco da oltre quarant’anni, ha annunciato lo scioglimento e la fine della sua insurrezione lo scorso maggio, in seguito a un appello pubblico del leader incarcerato Abdullah Öcalan, lanciato a febbraio.
Secondo l’emittente turca Ntv, l’intero processo dovrebbe durare dai due ai cinque mesi. I miliziani che deporranno le armi resteranno in territorio iracheno e cesseranno ogni attività riconducibile al Pkk.