Pechino organizza pattugliamento nella secca di Scarborough nel Mar Cinese Meridionale

di Agenzia Nova
30 Luglio 2025 11:18 Aggiornato: 30 Luglio 2025 11:18

Le forze navali e aeree della Cina hanno effettuato ieri, 29 luglio, un pattugliamento con prontezza al combattimento al largo della secca di Scarborough, al centro di un contenzioso con Filippine e Taiwan nel Mar Cinese Meridionale. È quanto si apprende da una nota diramata dal Comando del teatro meridionale dell’esercito cinese. I pattugliamenti attorno alla secca sono iniziati lo scorso giugno, con l’obiettivo di rafforzare il controllo dello spazio aereo e marittimo e di «difendere con fermezza la sovranità e la sicurezza della nazione», precisa la nota. La secca di Scarborough si trova a circa 200 chilometri a ovest dell’isola di Luzon, all’interno della Zona economica esclusiva (Zee) delle Filippine.

Pechino ne ha assunto il controllo dal 2012 e da allora v’impedisce l’avvicinamento dei pescatori filippini.Nell’ultimo anno, entrambi i Paesi hanno tentato di legalizzare le loro rivendicazioni territoriali attorno alla secca. A novembre 2024, il presidente filippino Ferdinand Marcos Junior ha firmato due leggi che puntano a delineare i confini marittimi del Paese nel Mar Cinese Meridionale. Nello specifico, i due testi di legge definiscono i termini dei diritti marittimi accampati dalle Filippine e individuano rotte marittime e aree sottoposte al diritto sovrano filippino e a quello internazionale. La replica della Cina è arrivata a distanza di pochi giorni, quando il governo ha pubblicato le nuove coordinate delle sue linee di base nelle acque in questione. Il 2 dicembre, Pechino ha depositato alle Nazioni Unite la Dichiarazione sulle linee di base delle acque territoriali adiacenti alla secca di Scarborough. La dichiarazione, le carte nautiche e altre informazioni pertinenti, compresi i dati geodetici che misurano le acque territoriali e le Zone economiche esclusive (Zee) di un Paese, sono stati presentati dal vice rappresentante permanente di Pechino Geng Shuang al sottosegretario generale in carica dell’Onu Stephen Mathias e saranno consultabili sul sito web delle Nazioni Unite.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times