Nuovo obiettivo Ue emissioni per il 2040 Rimane “il mercato” della Co2

di Redazione ETI/Reuters
31 Maggio 2025 13:58 Aggiornato: 31 Maggio 2025 13:58

La Commissione europea presenterà a luglio una nuova proposta sul clima che introdurrà maggiori margini di flessibilità per gli Stati membri nel raggiungimento dei traguardi ambientali.

Durante una riunione riservata con i rappresentanti dei Paesi membri, il commissario europeo per il Clima, Wopke Hoekstra, ha annunciato l’intenzione di rendere nota la proposta il 2 luglio, che prevede, entro il 2040, una riduzione del 90% delle emissioni nette di gas serra rispetto ai livelli del 1990.

Secondo fonti diplomatiche europee, il piano includerà clausole di flessibilità che attenueranno gli obblighi per l’industria. Tra le ipotesi considerate, la possibilità di fissare per i settori produttivi un obiettivo di riduzione inferiore al 90% e di consentire agli Stati di compensare la quota mancante attraverso l’acquisto di crediti internazionali di anidride carbonica. Bruxelles ha ribadito la volontà di perseguire le proprie ambizioni climatiche, pur riconoscendo le difficoltà espresse da governi e parlamentari, preoccupati per l’impatto economico sulle imprese, già alle prese con l’aumento dei costi energetici.

L’approvazione del nuovo traguardo richiederà l’intesa degli Stati membri e del Parlamento europeo, ma al momento le posizioni restano divergenti. Finlandia, Paesi Bassi e Danimarca sono favorevoli all’obiettivo del taglio delle emissioni del 90%, mentre Italia e Repubblica Ceca si oppongono. La Germania si è detta favorevole, a condizione che tre punti percentuali possano essere raggiunti tramite crediti di Co2 acquistati all’estero.

La Commissione valuta inoltre l’introduzione di una maggiore flessibilità nella distribuzione degli sforzi tra i settori economici, lasciando agli Stati la possibilità di decidere quali comparti debbano contribuire di più al raggiungimento degli obiettivi. Il nuovo obiettivo servirà da ponte tra il traguardo fissato per il 2030 e la neutralità climatica prevista entro il 2050.

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