New York boccia Cuomo e i democratici tengono in tutti i loro feudi

di Redazione ETI
5 Novembre 2025 8:55 Aggiornato: 5 Novembre 2025 16:01

I democratici vincono in tutti gli Stati e le città “blu” a dominio democratico. La notizia più rilevante è la forte affluenza alle urne che ha portato “l’homo novus”, il candidato democratico/neo-marxista Zohran Mamdani a sedersi nella poltrona di sindaco di New York, battendo l’ex governatore democratico dello Stato di New York Andrew Cuomo, che si presentava come indipendente e aveva l’appoggio di Donald Trump.

Nelle elezioni per i governatori degli Stati di Virginia e New Jersey, i democratici Abigail Spanberger e Mikie Sherrill hanno prevalso rispettivamente con margini in doppia cifra. Sebbene i democratici fossero i favoriti, i margini di vittoria sono stati molto significativi, secondo il sondaggista James Lee: «Ogni volta che si supera il dieci per cento di differenza, si parla di vittorie schiaccianti», ha detto l’esperto a The Epoch Times Usa.
Secondo gli analisti americani, l’esito elettorale delle elezioni politiche e amministrative di solito dipende in gran parte dall’atteggiamento del momento che gli elettori hanno verso il presidente in carica, e l’indice di gradimento di Trump si mantiene da settimane fra il 40 e il 50%. Il che non sorprende: l’inflazione si mantiene ostinatamente elevata. Un prezzo iniziale da pagare – come aveva preavvisato Trump all’inizio della sua politica di dazi – per rimettere in sesto l’economia statunitense.

E il «socialista democratico» Mamdani, ad esempio, ne ha approfittato facendo della questione dell’accessibilità economica e del costo della vita il centro della sua campagna elettorale a New York. Anche in Virginia, per gli elettori l’incertezza economica è il problema principale.

I REFERENDUM

In diversi Stati gli elettori hanno votato in referendum riguardanti norme elettorali, leggi sulle armi e ridefinizione dei collegi elettorali.

In Texas è stata modificata la Costituzione statale rafforzando i diritti dei genitori rispetto all’educazione e alla protezione dei propri figli, ed è stato approvato il divieto di voto ai non cittadini in tutte le elezioni statali e locali.

Nel Maine, invece, gli elettori hanno respinto una proposta simile che avrebbe richiesto un documento d’identità elettorale per poter votare e imposto restrizioni sul voto per corrispondenza e sull’uso delle cassette per il voto anticipato; ed è stata approvata la norma che consente ai tribunali di vietare temporaneamente il possesso di armi qualora «le forze dell’ordine, la famiglia o i conviventi» dimostrino che la persona sia pericolosa.

RIDEFINIZIONE DEI COLLEGI ELETTORALI

Gli elettori californiani hanno approvato una proposta che ridefinisce temporaneamente i collegi per l’elezione del Parlamento federale in favore dei democratici, aggiungendo probabilmente cinque seggi al partito della sinistra americana. Questo referendum è arrivato in risposta alla ridefinizione dei collegi già avvenuta – a favore dei repubblicani – in altri quattro Stati, che hanno prodotto un vantaggio potenziale di nove seggi per il partito repubblicano alle prossime elezioni politiche. Il Parlamento dell’Indiana esaminerà la ridefinizione dei propri collegi entro fine mese, eventualmente con un seggio repubblicano in più.


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