Migranti in lieve aumento nel 2025 ma flussi dimezzati rispetto al 2023

di Agenzia Nova
2 Settembre 2025 19:52 Aggiornato: 2 Settembre 2025 20:52

Nei primi otto mesi del 2025 sono sbarcati in Italia 43.580 migranti, con un incremento del 2,44 per cento rispetto ai 42.544 registrati nello stesso periodo del 2024, ma in netto calo del 72,3 per cento rispetto ai 157.651 arrivi complessivi del 2023. I dati aggiornati, pubblicati dal ministero dell’Interno, delineano un quadro stabile rispetto allo scorso anno e molto distante dai picchi di due anni fa. Secondo quanto appreso da Agenzia Nova, la Libia si conferma il principale Paese di partenza, con 38.466 persone salpate al 2 settembre, pari a circa l’88,3 per cento del totale. Rispetto alle 25.279 partenze dello stesso periodo del 2024, l’aumento è del 52,2 per cento. In netto calo, invece, le partenze dalla Tunisia, scese a 3.290 contro le 14.641 dello scorso anno (–77,5 per cento). In diminuzione anche i flussi dalla Turchia, passati da 1.922 a 1.011 (–47,4 per cento), mentre risultano in leggero aumento quelli dall’Algeria, saliti da 702 a 813 (+15,8 per cento). La Sicilia continua a concentrare la quasi totalità degli sbarchi, con 36.162 arrivi dall’inizio dell’anno. Seguono Calabria (1.846), Sardegna (1.029), Campania (848), Toscana (772), Liguria (759), Marche (720), Puglia (696), Emilia-Romagna (525), Abruzzo (180) e Lazio (43). Quanto alle nazionalità dichiarate al momento dello sbarco, in testa figura il Bangladesh con 13.148 arrivi, seguito da Eritrea (5.787), Egitto (5.537), Pakistan (3.094), Sudan (2.133), Etiopia (1.778), Somalia (1.575), Siria (1.162) e Guinea (1.089). Seguono Tunisia (1.074), Iran (1.065), Algeria (793), Nigeria (681), Mali (646), Costa d’Avorio (524) e altre nazionalità minori o non identificate (3.494). Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), da gennaio al 23 agosto sono stati intercettati e riportati in Libia 14.920 migranti, di cui 12.939 uomini, 1.354 donne e 482 minori. Altri 145 non hanno genere dichiarato. Sulla stessa rotta del Mediterraneo centrale, che include anche la Tunisia, si contano 427 morti e 319 dispersi. Per confronto, nel 2024 l’Oim aveva registrato 21.762 migranti riportati in Libia, con 665 decessi e 1.034 dispersi; nel 2023 erano stati 17.190, con 962 decessi e 1.536 dispersi.

Parallelamente, l’isola di Creta si è affermata come principale punto di sbarco per le partenze dalla Libia orientale, spesso con centinaia di passeggeri a bordo di unità più grandi e pescherecci malridotti, rispetto a quelle solitamente utilizzate dalla Turchia. Secondo l’Unhcr, dall’inizio del 2025 sono sbarcati a Creta oltre 10.900 migranti, mentre il totale degli arrivi irregolari in Grecia resta sotto la soglia delle grandi ondate migratorie del 2015, quando oltre 800 mila persone entrarono nel Paese in un solo anno. Complessivamente, da gennaio, meno di 28 mila migranti hanno raggiunto la Grecia.


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