Mattarella ricorda la tragedia della diga Mattmark in Svizzera

di Agenzia Nova
30 Agosto 2025 10:53 Aggiornato: 30 Agosto 2025 10:53

La commemorazione del 60mo anniversario della tragedia della diga del Mattmark, che provocò la morte di 88 persone, tra cui ben 56 italiani, «rinnova l’angoscioso ricordo di una fra le più drammatiche pagine del lavoro italiano all’estero». Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente del comitato “Mattmark 2025” e dell’associazione Italia Valais, Domenico Mesiano. «La storia della nostra emigrazione ci narra dell’impegno e del sacrificio di tanti connazionali che hanno cercato, lontano dalla propria terra, di costruire per sé e per le proprie famiglie un futuro migliore. È parte incancellabile della nostra identità di italiani che porta la Repubblica a farsi promotrice, in Patria, a livello europeo e internazionale, di regole che garantiscano un lavoro equo, sostenibile, sicuro», sottolinea Mattarella, che aggiunge: «La dignità umana passa attraverso la tutela dei lavoratori e della sicurezza nei luoghi di lavoro, troppo spesso trascurati da logiche di mero profitto. La valanga di ghiaccio – il più grande disastro naturale nel Canton Vallese – si abbatté sulle baracche che ospitavano, nel cantiere, i lavoratori, causandone la morte. Al valore della laboriosità dei lavoratori di ogni Paese periti in quella tragica circostanza si rivolge la partecipe vicinanza della Repubblica Italiana ai familiari delle vittime e a quanti sono oggi uniti nel ricordo di quel doloroso evento».


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