Lo stress cronico è un problema serio per la salute. Crea collegamenti nascosti, ma importanti, con lo sviluppo e il peggioramento dei tumori. Secondo la medicina tradizionale cinese, le emozioni non influenzano solo il nostro umore: agiscono direttamente sugli organi del corpo. Alterano il flusso dell’energia vitale, chiamata qi, e del sangue nei canali chiamati meridiani. Quando le emozioni sono fuori equilibrio, questi canali si bloccano e col tempo favoriscono le malattie. In modo particolare, tenere dentro le preoccupazioni causa un ristagno di qi, che ostruisce la circolazione sanguigna e indebolisce le difese naturali del corpo.
La ricerca biomedica moderna conferma queste idee. Uno stress protratto nel tempo tiene il corpo sempre in allarme, nella famosa reazione “lotta o fuga”. Questo riempie l’organismo di ormoni come il cortisolo e l’adrenalina. Alla lunga, indebolisce il sistema immunitario e crea infiammazioni continue. Così, si crea un ambiente favorevole per far crescere i tumori. I tumori, a loro volta, peggiorano tutto: mandano segnali che aumentano lo stress e fanno crescere più in fretta le cellule maligne. Non è solo un’idea teorica. Uno studio su oltre 282 mila pazienti con tumore al seno ha mostrato che depressione e ansia aumentano il rischio di ricadute e morti, e i risultati sono ancora peggiori se ci sono entrambe.
Inoltre, lo stress cronico alza di circa il 14% la probabilità di morire per cancro. Questo effetto è più forte nelle persone sotto i 40 anni, dove potrebbe arrivare fino all’80% in più di rischio di morte per tumore. L’impatto dello stress si vede piano piano, in fasi diverse. Nei primi giorni, porta ansia, insonnia o sogni agitati, come prima di un esame importante. Dopo tre settimane circa, colpisce lo stomaco e l’intestino, con problemi di digestione o gonfiore. Oltre i tre mesi, scombussola gli ormoni: per esempio, molte studentesse hanno cicli irregolari per lo stress di esami o tesine. Dopo sei mesi o più, abbassa le difese immunitarie, rendendo suscettibili a raffreddori, stanchezza, eruzioni cutanee quali orticaria o acne, e potenzialmente a proliferazioni cellulari anomale. Dalla pratica clinica emergono schemi emotivi peculiari nelle donne: colpi di rabbia improvvisi portano più spesso a problemi al seno, come noduli o tumori. Invece, emozioni represse a lungo — magari per problemi in famiglia — aumentano il rischio di tumori all’utero o alle ovaie. Lo stress non predispone solo all’insorgenza di tumori, ma cambia anche come il corpo risponde alle cure dopo la diagnosi, elevando la pericolosità complessiva.
Tenere sotto controllo emozioni e stress è la base per evitare i tumori e combatterli meglio. Due modi di pensare aiutano: prima, decidere un “punto di stop” come in borsa, per accettare una perdita — monetaria, professionale o affettiva — e voltare pagina, curando corpo e mente. Secondo, mantenere un cuore sereno: allontana i guai e aiuta i medici nel diagnosticare con precisione e prescrivere cure adeguate. Il rimedio più efficace non consiste sempre in erbe o farmaci allopatici, ma in quello che porta pace dentro di noi.
Ci sono trucchi semplici e utili per scaricare la tensione quando serve. Per esempio, il conteggio alla rovescia aiuta a dormire o a rilassarsi in una pausa breve: partire da 100 e scendere lentamente — 100, 99, 98 — impiegando due o tre minuti per arrivare a zero. Così, il cervello si calma e lo stress non si accumula. Massaggiare da soli punti di agopuntura facili da raggiungere aiuta a rilassarsi. La “Porta interna” (Neiguan) è tre dita sopra la piega del polso, tra i tendini: premerla calma cuore, petto e stomaco. La “Porta dello spirito” (Shenmen) è nella piega del polso, dal lato del mignolo, in una fossetta: dà un effetto tranquillo e rilassante. Il “Sonno tranquillo” (Anmian) si trova il processo mastoideo dietro l’orecchio e l’attaccatura dei capelli: picchiettarlo delicatamente riduce la tensione e migliora il riposo. Una revisione del 2024 conferma che l’agopuntura riduce la depressione con meno effetti collaterali dei farmaci, e convalida l’efficacia di questi punti.
In un epoca iperveloce e piena di pressioni, il cancro non è solo un male del corpo: tocca anche la mente e i sentimenti. Ascoltare le emozioni, gestire la tensione con saggezza e concedersi la guarigione diventano imperativi per evitare che l’organismo ceda. Spesso, il farmaco più potente non è una compressa, ma una mente tranquilla.
Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.