La nuova legge Usa contro la persecuzione del Falun Gong

di Scott Perry per ET USA
24 Giugno 2025 6:42 Aggiornato: 24 Giugno 2025 6:53

Nella Cina comunista, acquistare un paio di bulbi oculari vivi e luminosi è più facile che creare un account su Instagram. Il sistema di trapianti gestito dal regime cinese opera negli ospedali in base a una campagna coordinata e sanguinosa di massacro dei propri cittadini, e deve cessare. Oppure, gli Stati Uniti devono smettere di avere relazioni con la Cina, punto.

Pazienti che cercano uno o due reni nuovi possono programmare il loro trapianto su richiesta, a volte anche con settimane di anticipo. Un “parco” di prigionieri vivi con cuori sani e pulsanti serve da approvvigionamento. Senza anestesia, la rimozione chirurgica di organi essenziali è una forma di tortura di infimo grado. Questa pratica è un crimine contro l’umanità, quasi troppo evidente e disumana per credere che possa davvero succedere a un oceano di distanza.

Il Falun Gong, una minoranza religiosa cinese, non deve immaginare l’orrore del prelievo forzato di organi: i suoi praticanti lo vivono. Sono presi di mira dal regime di Pechino senza che abbiano commesso alcun reato, se non quello di praticare la loro fede e di essere una minoranza pacifica e spirituale in una terra comunista devastata. A dimostrazione della portata delle atrocità in atto, infatti, il Partito Comunista Cinese non ha un sistema di volontariato per la donazione di organi, come invece esiste negli Stati Uniti. Probabilmente perché la pratica del prelievo forzato di organi è così diffusa e normale che il Pcc non ne vede la necessità.

La legge bipartisan che ho proposto a tutela del Falun Gong (H.R. 1540), approvata recentemente dalla Camera dei deputati, compie passi concreti per porre fine a questa atrocità. Il male deve essere affrontato con chiarezza, non con cautela. La cessazione della collaborazione con il Pcc dovrebbe essere già una politica statunitense. Gli Stati Uniti devono guidare le altre nazioni civilizzate nell’imporre sanzioni per chi favorisce e/o partecipa a esecuzioni programmate per il prelievo forzato di organi. La mia proposta di legge prevede inoltre che il ministro degli Esteri americano valuti se le azioni del Pcc rientrino nella definizione legale di genocidio o crimini contro l’umanità, e chiede un rapporto completo sull’industria cinese del trapianto di organi. In quanto principali partner commerciali della Cina, gli americani hanno il diritto di sapere in che modo, quanti e da chi vengono prelevati gli organi.

In virtù della mia ferma convinzione del diritto alla dignità di tutti gli esseri umani, l’ispirazione per questo disegno di legge è nata da anni di lavoro con i membri del Falun Gong e con molti dissidenti cinesi perseguitati senza sosta – e in modo orribile – solo per il diritto di praticare pacificamente la loro fede. In qualità di primo membro del Parlamento a confrontarsi direttamente con la campagna del Pcc contro il Falun Gong e il prelievo forzato di organi, sono orgoglioso di difendere i praticanti del Falun Gong e i loro diritti fondamentali di esseri umani, come minimo quello di non essere trattati come pezzi di ricambio di un’automobile.

Quello che il regime cinese fa ai propri cittadini sconvolge davvero la coscienza. Questa è una delle tante violazioni dei diritti umani che devono essere portate alla luce, se gli Stati Uniti vogliono continuare a fare affari con la Cina.

Chiedo ora al Senato di approvare la mia proposta di legge, che dovrà essere firmata e promulgata dal Presidente Trump, senza alcun indugio. Chi sta subendo questi crimini e questi orrori non ha tempo da perdere.

 

Scott Perry è un deputato del partito Repubblicano eletto alla Camera dei deputati del Parlamento federale degli Stati Uniti, nel collegio 10 della Pennsylvania, ed è promotore del disegno di legge denominato “Falun Gong Protection Act“, contro la persecuzione dei praticanti del Falun Gong (noto anche col nome di Falun Dafa). 

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