Il presidente della Banca Centrale europea Christine Lagarde interviene sui dazi: una guerra commerciale globale su vasta scala colpirebbe soprattutto gli Stati Uniti e potrebbe ravvivare la spinta dell’Europa verso l’unità, riporta Reuters, «Se si scatenasse una vera guerra commerciale, con scambi fortemente ridotti, le conseguenze sarebbero gravi» ha affermato Lagarde al programma HARDTalk della Bbc, «Gravi per la crescita e i prezzi a livello globale, ma in particolar modo negli Stati Uniti».
Queste tensioni, tuttavia, potrebbero anche favorire un nuovo impulso all’unità europea, ha osservato la Lagarde: «Cosa sta accadendo ora? Uno scossone all’energia europea. È un forte richiamo per l’Europa. Forse è ancora una volta il momento dell’Europa».
La Commissione europea e la Germania, principale economia dell’Ue, hanno già annunciato maggiori investimenti in difesa e infrastrutture, superando anni di esitazione, ha sottolineato la Lagarde. Questo «risveglio collettivo» sembra coinvolgere anche il Regno Unito, che è uscito dall’Ue, che contribuisce allo sforzo di sicurezza europeo.
Molti ambiziosi progetti dell’Ue per consolidare l’unità sono bloccati da quasi un decennio, e l’ex presidente della Bce Mario Draghi aveva presentato l’anno scorso un rapporto severo sul progetto europeo. I capi di Stato e di governo europei, però, hanno fatto poco o niente per attuare le riforme richieste da Draghi. Il progetto europeo stagna e la Germania registra il secondo anni consecutivo di recessione economica.