La Guardia Nazionale è a Los Angeles Hegseth: se necessario mandiamo i Marines

di Redazione ETI
8 Giugno 2025 20:29 Aggiornato: 8 Giugno 2025 21:42

I soldati della Guardia Nazionale sono arrivati a Los Angeles, dopo l’ordine del presidente Trump di mobilitare 2 mila soldati in risposta a giorni di violenze e disordini, che stanno mettendo a ferro e fuoco diverse aree della contea di Los Angeles. Il Comando settentrionale degli Stati Uniti ha annunciato domenica mattina con un messaggio sulla piattaforma social X, che la Guardia Nazionale della California ha iniziato a dispiegare i propri militari nell’area di Los Angeles e che diverse unità sono già operative sul territorio.

«Ulteriori dettagli saranno forniti man mano che le unità saranno identificate e schierate», ha precisato il comando, accompagnando il comunicato con immagini di soldati e mezzi militari. Nelle prime ore di domenica, i soldati sono stati avvistati presso il complesso federale nel centro di Los Angeles, che include il Metropolitan detention center, il carcere della città, uno dei luoghi teatro di scontri che negli ultimi due giorni hanno coinvolto centinaia di persone.

Fra le truppe dispiegate figurano reparti della 79esima Brigata da combattimento di fanteria, come mostrato in un post del Comando settentrionale su X, che ritrae decine di militari in equipaggiamento da combattimento e un veicolo blindato. Il messaggio è stato diffuso poche ore dopo che il presidente degli Stati uniti, su Truth, aveva elogiato il «grande lavoro» della Guardia Nazionale nel contenere «violenze, scontri e disordini», per poi criticare aspramente il governatore della California, Gavin Newsom, e il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, entrambi democratici, accusandoli di aver risposto con lentezza alle proteste. Domenica mattina, la Bass aveva dichiarato che la Guardia Nazionale non era stata dispiegata nella città di Los Angeles, ma la sua affermazione è stata smentita dal successivo annuncio del Comando settentrionale. The Epoch Times Usa ha contattato l’ufficio del sindaco per un commento.

«Queste proteste della sinistra estrema, orchestrate da istigatori e spesso da facinorosi pagati, non saranno tollerate» ha poi scritto Donald Trump, «e d’ora in poi durante le proteste sarà vietato indossare maschere». Il ministro della Difesa, Pete Hegseth, ha avvertito che «qualora le violenze dovessero proseguire» potrebbe ordinare l’invio di marines in servizio attivo (ossia reparti dalla preparazione superiore rispetto ai militari della Guardia Nazionale, che è composta da militari dell’esercito in congedo inquadrati nella riserva).

Il dispiegamento segue anche gli scontri avvenuti vicino a un negozio Home Depot nella città di Paramount, a sud di Los Angeles, a forte presenza latino-americana. Mentre i manifestanti cercavano di bloccare i veicoli della Ice, la polizia federale di confine, alcuni hanno lanciato pietre e pezzi di cemento, spingendo gli agenti federali a rispondere con gas lacrimogeni, granate stordenti e proiettili al peperoncino. L’ordine di Trump è arrivato dopo gli scontri nella vicina Compton, dove un’auto è stata data alle fiamme. Le proteste sono proseguite fino a sera a Paramount City, con diverse centinaia di dimostranti radunati nei pressi di una pasticceria da asporto, mentre le autorità hanno eretto barricate di filo spinato per contenere i rivoltosi. Assembramenti si sono verificati nuovamente anche fuori dagli edifici federali nel centro di Los Angeles, incluso un carcere, dove la polizia del dipartimento di Los Angeles ha dichiarato l’assembramento illegale e ha iniziato a effettuare arresti.

I funzionari del ministero degli Interni hanno difeso le operazioni di controllo sull’immigrazione condotte in città dalla polizia federale. La causa scatenante pare sia stato l’arresto da parte dell’Ice di un clandestino filippino di 55 anni con numerosi precedenti penali. Il portavoce dell’Ice, Tricia McLaughlin, ha infatti precisato che l’uomo ha precedenti per aggressione, furto, rapina e stupro: «Questo criminale irregolare è la persona che Newsom, Bass e i rivoltosi cercano di proteggere a scapito dei cittadini americani» ha precisato la McLaughlin su X.

Il governatore dello Stato, il democratico Newsom, in un post su X, ha attaccato il governo federale di fatto accusandolo di abuso di potere e di voler «assumere il controllo della Guardia Nazionale della California», e ha definito la decisione di mobilitare la Guardia Nazionale come «deliberatamente provocatoria» e destinata a «esacerbare le tensioni». Secondo il governatore, la situazione a Los Angeles era sotto controllo e le forze dell’ordine locali e statali erano perfettamente in grado di sedare la rivolta.

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