Il presidente Ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato in Arabia Saudita per incontrare il principe ereditario Mohammed bin Salman, a un giorno dai colloqui tra funzionari ucraini e statunitensi.
Zelensky dovrebbe incontrare più tardi lunedì il principe ereditario saudita, secondo Reuters. I colloqui di martedì tra funzionari statunitensi e ucraini rappresentano il primo incontro ufficiale dopo il fallito vertice alla Casa Bianca, e l’inviato di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha dichiarato a Fox News di avere grandi aspettative per i negoziati, e di attendersi «progressi sostanziali» perché, ha spiegato l’inviato speciale di Trump, questa volta «tutti i segnali sono molto positivi».
Anche il ministro degli Esteri americano Marco Rubio, parlando con i giornalisti nel corso del viaggio verso Gedda, ha espresso lo stesso ottimismo, pur sottolineando che ci sono ancora dettagli da definire riguardo all’accordo sulle terre rare.
Zelensky ha dichiarato che non parteciperà personalmente ai colloqui di martedì con i funzionari statunitensi, ma che la delegazione ucraina sarà composta dal suo capo di Gabinetto, dai ministri degli Esteri e della Difesa e da un alto funzionario militare: «noi siamo pienamente impegnati in un dialogo costruttivo e speriamo di discutere e concordare le decisioni e i passi necessari» ha dichiarato Zelensky in un post su X. Zelensky ha anche dichiarato, nei giorni scorsi, che Kiev è pronta a firmare l’accordo sui minerali con gli Stati Uniti, che creerebbe un fondo congiunto derivante dalla vendita di minerali ucraini.
I funzionari statunitensi hanno affermato di voler utilizzare l’incontro con gli ucraini anche per determinare se Kiev sia davvero disposta a porre fine alla guerra: un funzionario statunitense, citato da Reuters ha infatti dichiarato: «Noi vogliamo capire se gli ucraini siano interessati non solo alla pace, ma a una pace realistica».
Il presidente degli Stati Uniti Trump ha dichiarato domenica di aspettarsi buoni risultati da questo nuovo giro di colloqui, aggiungendo che Washington sta per porre fine alla sospensione della condivisione di intelligence con Kiev.
I DETTAGLI DELL’ACCORDO
Witkoff, l’inviato di Trump che sovrintende ai colloqui, ha dichiarato che l’obiettivo di questo nuovo incontro è quello di «definire una cornice per un accordo di pace» che ovviamente prevede anche i termini per un rapido cessate il fuoco iniziale.
In questo senso, il presidente Ucraino ha chiesto una tregua degli attacchi aerei e navali e uno scambio di prigionieri, a dimostrazione della reale volontà della Russia a porre fine alla guerra. Mosca ha respinto l’idea di una tregua temporanea proposta da Regno Unito e Francia, affermando che si tradurrebbe in un modo per guadagnare tempo a favore di Kiev impedendo il collasso dell’esercito ucraino.
LA SITUAZIONE AL FRONTE
Le truppe ucraine, che la scorsa estate hanno penetrato la regione di Kursk , ora sarebbero di fatto circondate dalle forze russe, secondo le mappe open source. Ma il capo di stato maggiore delle forze armate ucraine, il generale Oleksandr Syrskyi, ha dichiarato lunedì che le sue truppe nella regione di Kursk non sono a rischio di accerchiamento, nonostante una recente controffensiva russa. La Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino, compresa la Crimea, annessa nel 2014, e le sue truppe stanno avanzando anche nella regione orientale di Donetsk, intensificando attacchi con droni e missili su città e piccoli centri abitati lontani dal fronte. Zelensky ha dichiarato che, nell’ultima settimana, la Russia ha attaccato lanciando 1.200 bombe a guida aerea, quasi 870 droni e oltre 80 missili contro l’Ucraina.