La “coalizione dei volenterosi” chiede a Putin di accettare la tregua di Trump

di Redazione ETI/Andrew Thornebrooke
10 Maggio 2025 20:18 Aggiornato: 10 Maggio 2025 20:18

L’Ucraina ha rivolto un appello alla Russia affinché accetti la proposta statunitense per un «cessate il fuoco completo e incondizionato» a partire da lunedì. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, il 10 maggio, mentre a Kiev si teneva un incontro tra la leadership ucraina e delegazioni di alleati internazionali, giunti nella capitale per esercitare pressioni su Mosca e spingerla a sedersi al tavolo dei negoziati per porre fine al conflitto.

Sabato, i leader di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito sono arrivati insieme alla stazione ferroviaria di Kiev per incontrare il presidente Volodymyr Zelenskyy e ribadire il loro sostegno unanime a un accordo per un cessate il fuoco immediato. «Confermiamo il nostro appoggio alle richieste del presidente Trump per un accordo di pace e invitiamo la Russia a non ostacolare gli sforzi per garantire una pace duratura», hanno dichiarato i leader in una nota congiunta. «Insieme agli Stati Uniti, chiediamo alla Russia di accettare un cessate il fuoco completo e incondizionato di 30 giorni, per creare le condizioni necessarie a negoziati per una pace giusta e stabile».

L’incontro ha segnato un evento senza precedenti: è stata la prima volta che i capi di governo di questi quattro paesi si sono recati insieme in Ucraina. Inoltre, per il cancelliere tedesco Friedrich Merz, si è trattato della prima visita nel Paese. La dichiarazione è arrivata poco dopo una telefonata tra il presidente statunitense Donald Trump e Zelenskyy, definita «costruttiva» dal ministro Sybiha. All’inizio della settimana, il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, aveva dichiarato che la Russia avanzava richieste inaccettabili, tra cui la cessione di territori che non è riuscita a conquistare o occupare.

Il prossimo passo concreto che gli Stati Uniti programmano è far sì che Kiev e Mosca raggiungano un accordo per avviare colloqui diretti, ossia senza intermediari. In caso contrario, ha precisato Vance, gli Stati Uniti potrebbero rinunciare al loro ruolo di mediatori nel processo di pace.

Il presidente statunitense ha ribadito la proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni l’8 maggio, che ha ricevuto il sostegno dell’Unione europea. Nel frattempo, gli alleati europei dell’Ucraina stanno esplorando ulteriori modalità per fornire assistenza militare al paese, qualora i negoziati di pace dovessero fallire.

Parlando ai giornalisti a Kiev, sabato, il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato che l’Europa sta iniziando a riconoscersi nuovamente come una potenza globale e adotterà le misure necessarie per rafforzare la difesa del continente: «quello che sta accadendo con Polonia, Germania e Regno Unito rappresenta un momento storico per la difesa europea e per una maggiore indipendenza in materia di sicurezza, non solo per l’Ucraina, ma per tutti noi», ha dichiarato Macron. «È una nuova era. È un’Europa che si percepisce come una potenza».

In quest’ottica, Zelenskyy e i suoi omologhi internazionali hanno avviato una riunione virtuale con altri leader per costituire una nuova «coalizione di volenterosi», che fornirebbe supporto militare all’Ucraina dopo un eventuale accordo di pace e potrebbe dispiegare truppe nel Paese per garantire il rispetto dei termini concordati con la Russia.

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