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By Jeff Louderback, Lawrence Wilson, Samantha Flom
Il 29 gennaio, Robert F. Kennedy Jr. si è presentato davanti alla Commissione Finanze del Senato per la sua prima udienza di conferma come candidato del Presidente Donald Trump a ministro della Sanità degli Stati Uniti.
L’udienza ha evidenziato una netta divisione tra i partiti sulle opinioni di Kennedy. La maggior parte dei repubblicani lo ha elogiato per il suo impegno nell’affrontare l’epidemia di malattie croniche della nazione; mentre, i democratici, lo hanno criticato per la sua posizione sull’efficacia dei vaccini.
La lotta alle malattie croniche, il miglioramento della salute dei bambini e la lotta all’influenza di Big Pharma nelle agenzie governative sono stati elementi fondamentali del programma di Kennedy che, se confermato, sarà a capo di un ministero che gestisce 13 agenzie; tra cui il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), la Food and Drug Administration (Fda) e l’Istituto Superiore di Sanità (Nih).
Per essere confermato, Kennedy deve ottenere la maggioranza semplice. I repubblicani hanno una maggioranza di 53-47 voti.
LA POSIZIONE SUI VACCINI
Nella sua dichiarazione di apertura, Kennedy ha affermato: «I giornali sostengono io sia un no-vax o un anti-industry. Io non sono né l’uno né l’altro; io sono per la sicurezza. Ho lavorato per anni per sensibilizzare l’opinione pubblica sul mercurio e sulle sostanze chimiche tossiche presenti nel pesce e nessuno mi ha dato dell’anti-pesce. Credo che i vaccini svolgano un ruolo fondamentale nell’assistenza sanitaria. Tutti i miei figli sono vaccinati».
«Sono favorevole al vaccino contro il morbillo, sono favorevole al vaccino antipolio. In qualità di ministro della Sanità non farò nulla che renda difficile o scoraggi l’assunzione di vaccini», ha dichiarato Kennedy. Ha inoltre ribadito che i vaccini sono parte integrante dell’assistenza sanitaria e di essere a favore di studi scientifici per migliorarne la sicurezza.
Il senatore repubblicano Thom Tillis ha chiesto a Kennedy se fosse un complottista. Kennedy ha fatto notare di essere stato definito complottista per aver affermato che i vaccini COVID-19 non hanno impedito l’infezione o la trasmissione della malattia «mentre ora tutti lo ammettono»; poi ha detto di essere stato bollato come complottista per aver affermato che il colorante rosso 40 provoca il cancro. «E ora anche la FDA lo riconosce, e lo ha vietato»
KENNEDY E L’ABORTO
Kennedy ha affermato che seguirà le politiche dell’amministrazione sull’aborto nonostante sia un sostenitore da sempre del diritto di scelta.
Il senatore repubblicano James Lankford ha fatto notare che l’amministrazione Biden ha negato al suo Stato (Oklahoma) i fondi federali del Titolo X, un programma che finanzia i servizi di pianificazione familiare, per aver rifiutato di pubblicizzare una linea telefonica dedicata all’aborto. Kennedy ha inoltre aggiunto che, se sarà confermato ministro della Sanità, il presidente Trump gli ha chiesto di indagare sulla sicurezza del farmaco abortivo mifepristone
LE MALATTIE CRONICHE
Porre fine all’epidemia di malattie croniche è stata una parte fondamentale della campagna presidenziale di Kennedy. E continua a essere un tema ampiamente discusso nel suo movimento Make America Healthy Again (Maha). Durante l’audizione, la Masto ha affermato come Kennedy sarebbe un «mero esecutore» del programma di Trump. Kennedy ha ribattuto specificando di essere stato nominato perché si trova in una posizione strategica per porre fine all’epidemia di malattie croniche degli Stati Uniti: «Senatrice, tutte le dispute su chi paga, se le compagnie assicurative, i fornitori, le assicurazioni sanitarie, i pazienti o le famiglie, sono di secondaria importanza», ha dichiarato Kennedy, «qui la nave sta affondando!».
La spesa per la Sanità pubblica è salita alle stelle negli ultimi anni, ha aggiunto Kennedy, insieme «al più alto numero di malattie croniche di qualsiasi altro Paese al mondo». Kennedy ha criticato l’uso di alcuni ingredienti nei prodotti alimentari, come i cereali Froot Loops e sostiene che gli ingredienti in Europa siano migliori di quelli degli Stati Uniti. Ha anche criticato il gigante dei fast-food McDonald’s in quanto le sue famose patatine vengono fritte usando oli di semi invece che sego di manzo. Kennedy sostiene che l’aumento delle malattie croniche sia legato a certi ingredienti degli alimenti. E ha aggiunto: «Gli Stati Uniti hanno avuto il 16% dei decessi da COVID in un Paese che ha il 4,2% della popolazione mondiale» e i cittadini statunitensi morti con COVID-19 avevano, in media, diverse malattie croniche; questa per Kennedy è «una minaccia esistenziale per l’economia, per le nostre forze armate, per la nostra salute, per il nostro senso di benessere, ed è una priorità per il Presidente Trump».