Jude Law a Venezia per il film in cui interpreta Putin

di Redazione ETI/Reuters
1 Settembre 2025 11:53 Aggiornato: 1 Settembre 2025 15:50

Jude Law ha dichiarato domenica a Venezia di non temere ritorsioni per aver interpretato Vladimir Putin in The Wizard of the Kremlin, un nuovo film presentato in anteprima al Festival del cinema di Venezia, che offre uno sguardo agghiacciante e romanzato sull’ascesa al potere di Putin.

Il film, diretto dal francese Olivier Assayas e interpretato anche da Paul Dano, mostra Putin mentre elimina senza pietà chiunque osi sbarrargli la strada. Interpellato dai giornalisti sul timore di possibili rappresaglie, Law ha risposto: «Spero di no, ingenuamente». L’attore britannico ha aggiunto che il film racconta l’ascesa implacabile di Putin «con sfumature e ponderatezza» ma senza cercare «la polemica fine a se stessa».

Tratto da un romanzo bestseller di Giuliano da Empoli, il lungometraggio immagina la vita di Vadim Baranov, un enigmatico insider del Cremlino che passa da artista a produttore televisivo, per poi diventare lo stratega della comunicazione di un giovane Putin. Dal suo ufficio al Cremlino, Baranov plasma una comunicazione politica che confonde verità e propaganda, fede e manipolazione, rinunciando ai propri valori per servire un padrone determinato a riportare la Russia alla grandezza dopo il crollo dell’Unione Sovietica.
Jude Law ha spiegato di aver evitato un’imitazione pedissequa di Putin, cercando tuttavia di catturarne l’essenza. «La parte difficile è stata nel fatto che il volto pubblico di Putin che vediamo rivela ben poco […] Ho sentito il conflitto nel dover mostrare pochissimo, ma far percepire e trasmettere moltissimo dall’interno».

Assayas, noto per film come Carlos (2010) e Personal Shopper (2016), ha affermato che la sua ultima opera va oltre la Russia: «Abbiamo realizzato un film su cosa è diventata la politica e sulla situazione spaventosa e pericolosa in cui tutti ci sentiamo immersi», e poi: «abbiamo preso il caso di Vladimir Putin, ma si applica a molti leader autoritari. La politica è cambiata in modo radicale durante le nostre vite, e quello che sta accadendo ora è terrificante».

L’attore americano Jeffrey Wright, che nel film interpreta uno scrittore statunitense, ha espresso la speranza che il film sia visto molto negli Stati Uniti, e teme che l’America possa perdere i propri ideali e aspirazioni. Dano, che impersona il protagonista Baranov, ha sottolineato come il film eviti etichette morali semplicistiche: «chiedersi il perché e esplorare le zone grigie, anche se spaventose, è meglio che cadere sempre più nel “bianco e nero”».

The Wizard of the Kremlin è uno dei ventuno film in concorso per il prestigioso Leone d’oro, che sarà assegnato il 6 settembre.

 


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