Il Parlamento della Cambogia ha approvato oggi una legge che permette di privare della cittadinanza chi collabora con Paesi stranieri, suscitando timori tra le organizzazioni per i diritti umani che temono tale provvedimento possa essere utilizzata come strumento di repressione del dissenso. Tutti i 120 legislatori presenti, incluso il primo ministro Hun Manet, hanno votato all’unanimità in favore del disegno di legge. I gruppi per i diritti umani denunciano da tempo l’uso di leggi severe per soffocare l’opposizione e il dibattito politico legittimo in Cambogia. Una coalizione di 50 associazioni ha avvertito che la legge, «vagamente formulata», avrà un «effetto paralizzante catastrofico sulla libertà di parola di tutti i cittadini cambogiani».

L' Assemblea nazionale della Cambogia nel centro di Phnom Penh il 4 aprile 2016. (REUTERS/Samrang Pring)
In Cambogia nuova legge sulla privazione della cittadinanza
25 Agosto 2025 8:38 Aggiornato: 25 Agosto 2025 11:39



