Il paradosso della longevità, più vita e più malattie

di Redazione ETI/George Citroner
4 Marzo 2025 14:44 Aggiornato: 4 Marzo 2025 14:44

L’aspettativa di vita continua a crescere grazie ai progressi della scienza e della medicina, ma vivere più a lungo non significa necessariamente vivere meglio. Molti degli anni guadagnati vengono trascorsi affrontando malattie e disabilità, evidenziando una sfida sempre più pressante: garantire non solo una vita più lunga, ma anche una vita in salute.

Secondo uno studio condotto in oltre 180 Paesi e pubblicato su JAMA Network Open, ogni persona trascorre 9,6 anni della propria vita con problemi di salute cronici, un intero decennio segnato da difficoltà fisiche e malattie. Le donne sono particolarmente colpite da questa disparità, sperimentando in media 2,4 anni in più di salute compromessa rispetto agli uomini.

«A livello mondiale è stata identificata una disparità di genere nel divario tra la durata della vita e la durata della salute» spiegano gli autori dello studio «in parte dovuta alla maggiore aspettativa di vita delle donne e a un carico più elevato di malattie non trasmissibili».

Gli Stati Uniti presentano il divario più marcato tra la durata della vita e la durata della salute, con una media di 12,4 anni di salute compromessa. Questo significativo divario è principalmente determinato dall’aumento delle malattie non trasmissibili, come il diabete e le malattie cardiache, che non si diffondono direttamente da persona a persona. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, il 14,3% degli adulti negli Stati Uniti soffre di diabete: il 10,1% ha ricevuto una diagnosi, mentre il 4,2% ne è affetto senza saperlo. Inoltre, l’incidenza del diabete aumenta con l’età: il 3,6% degli adulti sotto i 40 anni ne soffre, il 12,1% tra i 40 e i 59 anni e il 20,5% tra i 60 anni e oltre. Ogni anno, centinaia di migliaia di persone muoiono per malattie cardiache.

L’URGENTE NECESSITÀ DI AFFRONTARE LE MALATTIE CRONICHE

Negli ultimi due decenni, l’aspettativa di vita è aumentata di oltre sei anni, mentre l’aspettativa di vita corretta per la salute (una misura che tiene conto della qualità della vita, simile alla durata della salute), è aumentata solo di 5,4 anni. Questo squilibrio evidenzia la necessità urgente di migliorare la gestione della salute e affrontare le malattie croniche che riducono la qualità della vita.

Inoltre, gli effetti economici potenziali includono l’aumento dei costi sanitari dovuti a periodi prolungati di malattie croniche, una riduzione della partecipazione alla forza lavoro e una maggiore pressione sui sistemi di previdenza sociale e sanitari.

Negli Stati Uniti, i problemi di salute mentale e le malattie muscoloscheletriche, che comprendono condizioni come artrite e osteoporosi, contribuiscono in modo significativo a questo divario. I ricercatori sottolineano l’importanza di concentrarsi non solo sul prolungamento della vita, ma anche sul miglioramento della sua qualità, ed evidenziano la necessità di politiche che diano priorità alla salute e al benessere, con l’obiettivo di ridurre il divario tra la durata della salute e la durata della vita.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.

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