Il capo della Dea nominato commissario speciale per l’ordine pubblico di Washington

di Redazione ETI/Aldgra Fredly
15 Agosto 2025 9:13 Aggiornato: 15 Agosto 2025 18:04

L’amministrazione Trump ha preso sul serio l’emergenza criminalità a Washington. Il ministro della Giustizia degli Stati Uniti ha nominato il capo della Dea (Drug Enforcement Administration, la polizia federale antidroga) Commissario d’emergenza per la pubblica sicurezza di Washington, in esecuzione dell’ordine del commissariamento dell’ordine pubblico emanato dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

La direttiva del ministro Bondi stabilisce che il direttore della Dea, Terry Cole, assuma «tutti i poteri e le funzioni di competenza del Capo della polizia» per l’intera durata dell’emergenza di pubblica sicurezza dichiarata da Donald Trump per la capitale. Il Dipartimento di polizia di Washington – ossia l’attuale capo e tutti gli ufficiali superiori – dovrà ottenere l’approvazione di Cole prima di prendere qualunque decisione.
Il portavoce del ministro Bondi, Chad Gilmartin, ha dichiarato su X che la sua direttiva revoca anche l’ordine esecutivo del dipartimento che applica le tipiche politiche di  “città santuario” (ossia una sorta di zona franca per tutti gli immigrati clandestini) e impedisce arresti basati unicamente su mandati federali per il reato di immigrazione clandestina; ordine emesso da Pamela Smith – attuale capo della polizia di Washington – e entrato in vigore un giorno prima.
Pam Bondi ha revocato anche l’ordine dipartimento che limitava le indagini mirate a verificare la regolarità o meno dei sospetti immigrati clandestini. Il ministro della Giustizia ha precisato di aver inoltre ordinato alla polizia della capitale di «applicare pienamente» la normativa che vieta manifestazioni illegali e rende reato l’assembramento e il blocco di strade, ingressi di edifici e passaggi nei parchi.

Donald Trump ha recentemente ordinato al governo federale di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine a Washington per contrastare la criminalità, divenuta un problema ormai insostenibile. Mercoledì Trump ha affermato che il controllo federale sulla polizia di Washington dovrebbe estendersi oltre i 30 giorni: «Chiederemo delle proroghe» per un periodo di tempo lungo, ha detto Trump ai giornalisti.

Oltre 400 soldati della Guardia nazionale sono stati dispiegati intorno alla capitale mercoledì per pattugliare Washington 24 ore su 24, sette giorni su sette. La città di Washington DC dal punto di vista amministrativo non fa parte dello Stato della Virginia, per cui il ruolo di “governatore” è attribuito al presidente degli Stati Uniti. La legge sull’autogoverno del Distretto di Columbia (ossia l’area amministrativa speciale della capitale) consente al presidente di dichiarare emergenze e assumere il controllo del dipartimento di polizia di Washington per due giorni, prorogabili a 30 giorni dopo notifica al Parlamento. L’aumento delle forze dell’ordine segue l’ordine esecutivo del 28 marzo di Trump che istituisce la “Task Force DC”, incaricata di garantire la «massima applicazione» della legge federale sull’immigrazione nella capitale, di rivedere le politiche federali di detenzione preventiva per indiziati di reati penali e di monitorare lo status di città santuario. L’ordine impone inoltre alla task force di collaborare con le forze dell’ordine locali per facilitare la dislocazione di «una presenza più robusta di forze dell’ordine locali» nelle aree di Washington e assicurare una rigorosa applicazione della legge.