Venerdì i parlamentari repubblicani hanno chiesto al presidente Donald Trump e all’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, di porre fine alla loro disputa pubblica. Alcuni hanno espresso il timore che il conflitto possa compromettere l’approvazione della proposta di legge nota come “One Big Beautiful Bill” (cosa che farebbe piacere a Musk) considerata una priorità sia da Trump che dal Partito Repubblicano.
Il presidente della Camera, Mike Johnson ha dichiarato alla Cnn di auspicare una riconciliazione e ha rivelato di aver scambiato messaggi con Musk, senza però entrare nei dettagli, definendolo un amico e spiegando di voler favorire un accordo tra le parti. Altri repubblicani hanno condiviso lo stesso auspicio. Il senatore Ted Cruz ha detto giovedì sera a Fox News che una collaborazione tra Trump e Musk sarebbe molto più produttiva per gli Usa rispetto al conflitto. Il deputato Dan Newhouse ha espresso venerdì ai giornalisti la speranza che la tensione non ostacoli gli obiettivi comuni, prevedendo che i due troveranno presto un’intesa.
Il capogruppo di maggioranza alla Camera, Tom Emmer ha invece buttato acqua sul fuoco dichiarando a Politico di non temere che la proposta di legge incontri ostacoli al Senato, minimizzando l’impatto delle critiche di Musk: «Non seguo i suoi post, ne ho solo sentito parlare», ha detto giovedì, sottolineando che la legge garantirà una significativa riduzione della spesa pubblica e bloccherà il più grande aumento del gettito fiscale della Storia. Ha poi aggiunto che il Senato completerà il proprio lavoro, restituendo la proposta alla Camera per l’approvazione finale per poi inviarlo al presidente, ribadendo che il tempo delle discussioni è finito.
Venerdì mattina, in varie interviste televisive, Trump ha mostrato scarso interesse a un confronto diretto con Musk facendo chiaramente capire di considerarlo una persona uscita di senno.