I praticanti del Falun Gong sono veri eroi del nostro tempo

di Sheng Xue per ET USA
14 Maggio 2025 8:34 Aggiornato: 21 Maggio 2025 21:36

Di seguito, il discorso pronunciato dalla scrittrice, poetessa e attivista per la democrazia cinese Sheng Xue l’11 maggio in Nathan Phillips Square a Toronto, durante un evento per celebrare la Giornata mondiale del Falun Dafa, commemorata il 13 maggio

 

Oggi si celebra la Giornata mondiale della Falun Dafa. Con rispetto e gratitudine, si ricorda questa ricorrenza per ribadire al mondo che i praticanti del Falun Gong, con la loro fedeltà alla coscienza umana, custodiscono la luce nei momenti più bui. Il Falun Gong è stato introdotto al pubblico dal maestro Li Hongzhi a Changchun, in Cina, il 13 maggio 1992. Negli anni successivi, il maestro Li Hongzhi ha viaggiato per tutta la Cina insegnando pubblicamente questa pratica. In pochi anni, grazie ai benefici sulla salute fisica e mentale e all’enfasi sui principi di verità, compassione e tolleranza, il Falun Gong si è diffuso rapidamente in Cina. Secondo le statistiche ufficiali del regime cinese dell’epoca, nel 1999 i praticanti erano tra 70 e 100 milioni.

In quegli anni, i praticanti non avevano un’organizzazione formale, non avanzavano richieste politiche né organizzavano proteste. Si limitavano a vivere con onestà, gentilezza e tolleranza. Tuttavia, la loro presenza ha generato panico nel regime comunista cinese, spaventato dal numero di aderenti, dall’influenza sulla moralità dei cittadini e dal contrasto tra i valori di verità, compassione e tolleranza e le menzogne, la malvagità e la mentalità di lotta del Partito comunista cinese.

Il 20 luglio 1999, il Pcc ha lanciato una campagna di persecuzione su vasta scala contro i praticanti del Falun Gong, mobilitando l’intera macchina statale: esercito, polizia, forze speciali, propaganda, opinione pubblica, sistema sanitario e diplomazia. È stata avviata un’operazione di sterminio religioso senza precedenti nella società moderna. Nonostante la totale repressione, i praticanti non sono scomparsi. Al contrario, hanno dato vita a un movimento pacifico, tenace e moralmente potente per denunciare la campagna violenta, resistere alla persecuzione, difendere la libertà di credo e porre fine alla tirannia del Pcc.

Il regime cinese sperava di distruggere il gruppo spirituale con violenza e menzogne, ma non prevedeva che i praticanti avrebbero sviluppato straordinarie capacità organizzative, comunicative e mediatiche. Senza potere politico né risorse economiche, i praticanti all’estero si sono mobilitati come volontari in tutto il mondo per fermare la persecuzione in Cina. Hanno contattato parlamenti, tribunali e organizzazioni per i diritti umani nei Paesi democratici, sensibilizzando decine di nazioni.

Alcuni praticanti hanno fondato media indipendenti, come The Epoch Times, New Tang Dynasty Television e Sound of Hope Radio, che coprono più regioni linguistiche. Queste Testate, non influenzate dal Pcc, non intimorite dalla repressione né corrotte dal denaro, sono diventate una forza giornalistica internazionale. Negli ultimi 26 anni, in un mondo sempre più condizionato dalla tirannia del Pcc, dal terrorismo, dalla manipolazione mediatica, dalla corruzione politica e dal degrado morale, i praticanti del Falun Gong hanno difeso con costanza i valori umani fondamentali, mostrando resilienza e dedizione.

Senza armi né potere politico a sostenerli, i praticanti si affidano alla fede e a una rete mondiale di volontari determinati. Hanno sensibilizzato le Nazioni Unite, il Parlamento europeo, il Parlamento degli Stati Uniti, il Parlamento canadese, quello australiano e altre istituzioni, e promosso leggi e indagini. Hanno stabilito rapporti duraturi con politici di molti Paesi, e ottenuto risoluzioni e proposte di legge a sostegno del Falun Gong, per condannare la persecuzione e sanzionare i crimini del Pcc. Dietro questi risultati ci sono gli sforzi instancabili dei praticanti.

I media creati dai praticanti hanno acceso la luce della libertà in un’era di controllo totalitario dell’informazione. La loro rete mediatica indipendente non si limita a smascherare le menzogne e i crimini del Pcc, ma offre resoconti e analisi veritieri e approfonditi al mondo di lingua cinese (fuori dalla Cina) e all’Occidente. In un’epoca di forte propaganda estera del Pcc, di sovversione dell’ordine internazionale, di diffusione del terrorismo e di crescita dell’ideologia di estrema sinistra, il ruolo di questi volontari nel resistere a livello spirituale, culturale e informativo è cruciale. Con i valori di verità, compassione e tolleranza, combattono violenza, odio e menzogne, risvegliando la coscienza del mondo e rafforzando la resistenza della civiltà mondiale contro il totalitarismo.

Negli ultimi vent’anni, il Pcc ha intensificato la persecuzione. Il crimine più atroce è il prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong imprigionati illegalmente, un genocidio su larga scala guidato dal regime, senza precedenti nella Storia. Gli avvocati canadesi per i diritti umani David Matas e David Kilgour, insieme al giornalista investigativo statunitense Ethan Gutman, hanno condotto indagini indipendenti, rivelando che il prelievo forzato di organi è un crimine contro l’umanità a livello statale, e che i praticanti del Falun Gong sono principale gruppo colpito.

I praticanti lavorano per denunciare questo crimine che ha sconvolto il mondo. Nel 2019, il China Tribunal di Londra – un tribunale popolare indipendente presieduto dall’ex giudice Geoffrey Nice – dopo 18 mesi di indagini ha confermato il crimine stabilendo, oltre ogni ragionevole dubbio, che in Cina il prelievo forzato di organi su prigionieri di coscienza del Falun Gong è in corso da anni. Si tratta di uno dei più gravi crimini contro i diritti umani del XXI secolo.

Non sono Paesi, organizzazioni o governi a denunciare tutto questo e a cercare giustizia, ma i praticanti stessi del Falun Gong, che si affidano solo alla fede, alla coscienza e a un’azione instancabile. Dentro e fuori dalla Cina, non si lasciano intimidire, non tradiscono per interessi nascosti e non si arrendono di fronte alle sfide. Non sono spettatori del loro tempo, ma la spina dorsale nella lotta contro le menzogne, nella difesa della fede e nel sostegno alla civiltà.

Il Pcc ha cercato di “riscrivere l’umanità” con menzogne, manipolazioni e degrado morale. In questo processo, i praticanti del Falun Gong rappresentano la forza più lucida, consapevoli della natura del Pcc e immuni alle sue illusioni. Oggi, l’inerzia mondiale che ha favorito il predominio degli interessi del Pcc è messa in discussione, l’avanzata comunista è bloccata e l’aggressività crescente del regime cinese è contrastata. I praticanti del Falun Gong hanno avuto un ruolo chiave in questa trasformazione e continueranno ad averlo. In questa lotta morale, il Falun Gong non solo ha resistito all’assalto del Pcc, ma è rimasto saldo sotto la pressione, posizionandosi dalla parte giusta della Storia.

I praticanti del Falun Gong non si limitano a difendere i principi di verità, compassione e tolleranza, ma salvaguardano la dignità umana e il futuro della libertà religiosa. In un’epoca di crisi, mantengono una linea morale che impedisce al mondo di collassare.

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