Video: Reuters
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha esortato venerdì gli alleati di Kiev a introdurre sanzioni contro tutte le compagnie petrolifere russe, la flotta ombra e i terminal petroliferi, per ostacolare la capacità di Mosca di finanziare la guerra in Ucraina.
Altri leader, durante la conferenza stampa a Londra, hanno rilanciato l’appello a intensificare la pressione sulla Russia.
Il primo ministro dei Paesi Bassi, Dick Schoof, ha dichiarato che l’Unione Europea dovrebbe replicare le sanzioni statunitensi contro le società petrolifere russe. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha affermato che il presidente Vladimir Putin sta esaurendo denaro, truppe e idee, e che le nuove sanzioni imposte dagli Stati Uniti stanno aumentando ulteriormente la pressione.
La premier danese Mette Frederiksen ha detto che gli alleati della «coalition of the willing» devono trovare una soluzione sui prestiti per le riparazioni all’Ucraina entro Natale.
Giovedì 23 ottobre, i leader dell’Unione europea hanno concordato di soddisfare i «pressanti bisogni finanziari» dell’Ucraina per i prossimi due anni, ma non hanno approvato il piano per utilizzare i beni russi congelati a garanzia di un maxi-prestito a Kiev, a causa delle riserve espresse dal Belgio.
Mosca ha promesso una «risposta dolorosa» nel caso in cui i beni venissero sequestrati. Putin ha inoltre affermato che le sanzioni contro le compagnie petrolifere costituiscono un atto ostile, ma che non incideranno in modo significativo sull’economia russa.




