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Fuochi rituali, sciamani e nappe di crine di cavallo: sabato 28 giugno il popolo Sakha (Yakuti) ha celebrato la sua principale festività, lo Yhyakh.
Conosciuta anche come il Capodanno yakuto, la ricorrenza segna l’inizio del nuovo anno e la rinascita della natura dopo il lungo inverno.
Situata nell’Estremo Oriente russo, la regione della Sacha è tra le più fredde del Paese, con temperature invernali che in alcune zone scendono sotto i -60 °C.
Lo Yhyakh si celebra ogni anno intorno al solstizio d’estate. Durante i festeggiamenti, le persone danzano, fanno offerte agli spiriti, partecipano a rituali di purificazione e invocano le divinità per ottenere salute e buoni raccolti.