Elon Musk starebbe valutando la possibilità di fondare un nuovo partito politico, dopo la clamorosa rottura con il presidente Trump, causata da divergenze su un’importante proposta di legge repubblicana in materia di tasse e spese pubbliche.
In una serie di messaggi pubblicati sui social media a partire dal 5 giugno, Musk ha avanzato l’idea di creare un terzo partito che rappresenti, a suo dire, la maggioranza degli americani: «l’80 per cento degli elettori americani si collocano al centro», dice il miliardario sudafricano. Musk ha invitato i suoi follower su X a esprimersi sull’opportunità di una nuova forza politica, ottenendo una risposta affermativa da circa l’80 per cento dei partecipanti, un risultato che Musk ha definito «un segno del destino». Il giorno successivo, ha manifestato apprezzamento per la proposta di chiamare il nuovo partito “America Party”, un nome che richiama il suo attuale comitato politico, America Pac, creato l’anno scorso per sostenere candidati che condividono quelli che Musk definisce «i valori fondamentali dell’America»: confini sicuri, spesa pubblica responsabile, città sicure, un sistema giudiziario equo, diritto all’autodifesa e libertà di espressione.
Tramite America Pac, Musk ha devoluto quasi 300 milioni di dollari alle campagne repubblicane nel ciclo elettorale del 2024, offrendo un sostegno significativo alla candidatura presidenziale di Trump. Sebbene di recente avesse dichiarato di voler ridurre il suo impegno finanziario in politica, Musk aveva anche lasciato aperta la possibilità di finanziare iniziative che ritiene particolarmente rilevanti.
E infatti Musk, dopo la repentina quanto teatrale rottura con Donald Trump, ora lascia intendere che il suo impegno politico sia tutt’altro che concluso, e si propone come una figura destinata a influire a lungo sulla scena politica statunitense: «Trump ha ancora 3 anni e mezzo di presidenza ma io sarò qui per altri 40 anni o più», ha scritto in un post sul suo X il 54enne miliardario sudafricano, prevedendo evidentemente di poter fare politica almeno fino ai 94 anni di età.
Tuttavia Musk non ha ancora annunciato la rottura definitiva con il Partito repubblicano. Quando un utente ha suggerito che il modo più efficace per incidere fosse influenzare le primarie repubblicane, Musk ha risposto con un laconico «Ok». Un altro follower lo ha esortato a riformare uno dei due principali partiti esistenti «dall’interno», ricevendo in risposta un enigmatico «Hmm».
Resta da vedere se la fortuna politica di Elon Musk sarà al livello di quella professionale, ma le sue riflessioni pubbliche fanno pensare che lui, le sue aziende e le sue ingenti risorse finanziarie continueranno a giocare un ruolo attivo nella politica americana.