Nuova possibile fase di pace e cooperazione arabo israeliana

di redazione eti
22 Ottobre 2025 16:43 Aggiornato: 22 Ottobre 2025 16:44

Un alto Diplomatico statunitense ha rivelato che «un importante riavvicinamento tra Israele e Arabia Saudita potrebbe concretizzarsi entro il prossimo anno, segnando una svolta storica nelle relazioni mediorientali. La dichiarazione, riportata dal quotidiano israeliano Israel Hayom, indica che, sebbene Riyadh non sia ancora pronta ad aderire formalmente agli Accordi di Abramo, un significativo sviluppo politico ed economico tra i due Paesi è ormai “solo una questione di tempo”. Secondo la fonte diplomatica, l’amministrazione Trump, tornata al centro della scena internazionale, avrebbe rilanciato la possibilità di un’intesa che si basi su interessi geopolitici ed economici condivisi, definendo la prospettiva “non un azzardo, ma una necessità storica”».

«La visione del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (MBS), nota come Vision 2030, prevede infatti una forte integrazione con Israele nei settori della tecnologia, della sicurezza, della cyberdifesa e della finanza, in linea con i grandi progetti infrastrutturali e commerciali che puntano a collegare Asia ed Europa. Fonti israeliane citate da Israel Hayom ricordano che nel 2023 si sono svolti contatti diretti tra i due Paesi, inclusi colloqui tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e MBS. Il processo di normalizzazione aveva raggiunto una fase avanzata prima di essere rallentato dallo scoppio della guerra dello scorso anno».

«Durante il conflitto tra Israele e l’Iran, Riyadh avrebbe anche fornito supporto logistico a Tel Aviv, con elicotteri sauditi che avrebbero intercettato droni iraniani diretti verso il territorio israeliano. Questo episodio, secondo l’analisi del quotidiano, riflette la crescente cooperazione di sicurezza tra i due Stati contro le minacce comuni provenienti da Teheran e dai suoi alleati. Il reportage sottolinea inoltre che Hamas e l’Iran avevano tra i loro obiettivi strategici quello di bloccare la normalizzazione saudita israeliana, considerata una minaccia diretta alla loro influenza regionale. Con il ritorno di Donald Trump, architetto originario degli Accordi di Abramo, la prospettiva di una nuova fase di pace e cooperazione arabo israeliana appare nuovamente realistica. Trump, riferisce la fonte, avrebbe già ricevuto segnali positivi da parte di alti funzionari sauditi, pronti a riaprire il dialogo verso un’intesa che potrebbe cambiare il volto politico del Medio Oriente.


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