Comitato Olimpico Usa: competizioni femminili solo per atlete nate col “Dna donna”

di Redazione ETI/Melanie Sun
23 Luglio 2025 11:33 Aggiornato: 23 Luglio 2025 13:47

Il 21 luglio 2025, il Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti ha aggiornato la propria politica sulla partecipazione degli atleti trans, annunciando che le squadre femminili Usa alle Olimpiadi di Los Angeles 2028 saranno gestite in conformità all’ordine esecutivo del presidente Donald Trump. «Il nostro impegno è tutelare le opportunità degli atleti» ha dichiarato il Comitato in un documento sulla sicurezza. In collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale, il Comitato Paralimpico Internazionale e le 50 federazioni sportive nazionali statunitensi, il Comitato Olimpico e Paralimpico americano ha assicurato di voler «garantire un ambiente di competizione equo e sicuro per le donne, in linea con l’Ordine Esecutivo 14201».
Firmato a febbraio 2025, l’ordine stabilisce che il governo federale revochi i fondi a qualsiasi programma che «privi donne e ragazze di opportunità sportive eque». Molte atlete in America hanno denunciato la scorrettezza di trovarsi a competere (e spesso a perdere) con atleti che dichiarano di “sentirsi donne”, oltre alle incresciose e umilianti situazioni di condivisione forzata degli spogliatoi con atleti uomini transgender. In tal senso, il decreto presidenziale precisa: «Esistono due sessi, maschile e femminile, immutabili e radicati in una realtà biologica incontrovertibile […] Il termine ‘sesso’ non è sinonimo di ‘identità di genere’ e non la include».

Gli atleti transgender americani non potranno quindi più gareggiare nelle categorie femminili alle Olimpiadi del 2028: potranno partecipare alle competizioni maschili. L’aggiornamento è stato comunicato anche attraverso una lettera inviata alle federazioni sportive nazionali, che operano sotto l’egida del Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti e sono responsabili di definire e applicare le regole per i rispettivi sport, dalle competizioni olimpiche allo sviluppo delle attività di base.

Il “ritorno” ai soli due sessi obbliga anche i club sportivi a conformarsi all’ordine esecutivo. La federazione internazionale di atletica leggera, la World Athletics, sta valutando modifiche alle proprie regole per allinearsi alla direttiva presidenziale. Un portavoce della federazione nazionale di nuoto degli Stati Uniti ha dichiarato che la federazione è stata informata dell’aggiornamento e sta collaborando con l’Usopc per valutare le modifiche necessarie. Usa Fencing, invece, ha già adottato una nuova politica, efficace dal 1° agosto 2025, che consente solo ad «atleti di sesso femminile» di gareggiare nelle categorie femminili, aprendo le competizioni maschili a «tutti gli atleti non idonei per la categoria femminile, inclusi donne transgender, uomini transgender, atleti non binari, intersessuali e maschi cisgender».

Donald Trump ha dichiarato di voler spingere il Comitato Olimpico Internazionale a cambiare tutto ciò che riguarda questo tema da lui definito «assolutamente ridicolo».

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