«La strada scelta dal governo Meloni sulla difesa rischia di portarci a una situazione paradossale e rischiosa». Lo ha detto Enrico Borghi, vice-presidente di Italia Viva, a Skytg24. «Ci troviamo nella condizione in cui il governo italiano non propone la costruzione di un pilastro europeo della difesa e dunque il riorentamento delle nostre industrie belliche sul piano Ue ma dice ‹affidiamoci alla attuale Nato di Trump›. Da parte sua Trump risponde: ‹Cari europei, pagatevi da soli la vostra sicurezza›. Seguendo l’impostazione di Giorgia Meloni, dovremmo prima indebitarci, poi dipendere dalle industrie statunitensi, indebitarci e poi, una volta che dovessimo intervenire, tornare da Trump per chiedere per cortesia se possiamo difenderci», spiega Borghi. Per evitare questo circuito «bisogna innescare un processo di soggettività europea attraverso due riforme molto semplici: elezione del presidente della Commissione Ue ed eliminazione del diritto di veto. Senza rischiamo una riorganizzazione della difesa dominata dai nazionalismi dove l’asse franco-tedesco la farebbe da padrone e una posizione di subalternità dell’Italia», conclude.

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Borghi (Iv): da strategia Meloni rischi per l’Italia
28 Giugno 2025 10:28 Aggiornato: 28 Giugno 2025 13:29