Secondo quanto riportato dal giornalista indipendente e professore universitario Hafez Mirazi (@HafezMirazi) in un post pubblicato su X, il quotidiano israeliano Israel Hayom ha rivelato che Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein mettono in guardia l’amministrazione Trump dal lasciare Hamas al potere e armata nella Striscia di Gaza, minacciando di non partecipare al piano di ricostruzione promosso da Washington.
Nel post, Mirazi spiega che le parole di frustrazione e delusione espresse in diretta televisiva dal giornalista Imad al-Din Adeeb su Sky News Arabia riguardo alla decisione dell’amministrazione Trump di lasciare Hamas a gestire Gaza, anche solo temporaneamente, non riflettevano un’opinione personale, ma piuttosto la posizione condivisa da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, Paesi per i quali Adeeb lavora. Entrambi i governi considerano infatti pericoloso lasciare Hamas al potere a Gaza, anche solo per pochi giorni.
Secondo quanto riferito, l’assenza del presidente degli Emirati e del principe ereditario saudita dal recente Vertice di Sharm el-Sheikh sarebbe legata al dissenso dei due Paesi verso la flessibilità mostrata da Trump nei confronti di Qatar, Turchia e Egitto, favorevoli a lasciare temporaneamente Hamas alla guida di Gaza per evitare un vuoto di sicurezza improvviso prima dell’attuazione del piano di pace.
La notizia pubblicata da Israel Hayom e citata da Mirazi si basa su fonti diplomatiche arabe e statunitensi. Le fonti confermano che le tre monarchie del Golfo — Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, definite dal quotidiano come “l’asse sunnita moderato”, hanno inviato messaggi ufficiali alla Casa Bianca e ai principali architetti del piano di Gaza, Steve Witkoff e Jared Kushner, avvertendo che la presenza di Hamas armata minaccia il successo del progetto di pace e ricostruzione.
Le comunicazioni diplomatiche citate sottolineano inoltre che, in assenza di un intervento deciso degli Stati Uniti e di un cambio di rotta da parte dei mediatori — Egitto, Qatar e Turchia — per imporre a Hamas il rispetto delle clausole dell’accordo, l’Arabia Saudita non parteciperà alla prosecuzione dell’iniziativa di pace e ricostruzione.