Approvato il Decreto Bollette

di Redazione ETI
23 Aprile 2025 16:26 Aggiornato: 24 Aprile 2025 10:02

Il Senato ha dato oggi il via libera definitivo al Decreto Bollette 2025, convertendolo in legge con 99 voti favorevoli, 62 contrari e un’astensione, confermando la fiducia al Governo Meloni.

Il provvedimento, già approvato dalla Camera il 16 aprile, introduce misure urgenti per contrastare il caro energia e sostenere famiglie e imprese di fronte all’aumento dei costi energetici. Con uno stanziamento complessivo di circa 3 miliardi di euro, il decreto si propone di offrire un sollievo immediato e di gettare le basi per soluzioni strutturali di lungo periodo.

Il cuore del Decreto Bollette 2025 stabilisce un contributo straordinario una tantum di 200 euro destinato alle famiglie con un Isee fino a 25 mila euro, una misura che, secondo le stime, coinvolgerà circa 8 milioni di nuclei familiari. Questo bonus, finanziato con 1,6 miliardi di euro, sarà erogato nel secondo trimestre del 2025 per chi ha già presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica per ottenere l’attestazione Isee, mentre per le nuove presentazioni verrà riconosciuto nel primo trimestre utile del 2026

Per le famiglie con Isee inferiore a 9.530 euro, già beneficiarie del bonus sociale per luce e gas, il contributo di 200 euro si somma al bonus ordinario, portando il sostegno complessivo a oltre 500 euro in alcuni casi. Il bonus sociale, che varia da 167,90 euro annui per nuclei di 1-2 componenti fino a 240,90 euro per famiglie con più di 4 componenti, continuerà a essere erogato automaticamente in bolletta, senza necessità di ulteriori richieste per chi è già iscritto.

Per accedere al contributo, è fondamentale presentare la dichiarazione tramite l’Inps, online o presso i Caf, per ottenere l’Isee aggiornato. Come sottolineato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, «chi non ha un Isee dovrà dotarsene», evidenziando la centralità di questo requisito. L’erogazione avverrà direttamente in bolletta, con gli operatori tenuti a evidenziare lo sconto, secondo quanto stabilito dalla delibera Arera 144/2025/R/eel.
Sostegno alle imprese

Il decreto destina anche 1,4 miliardi di euro alle imprese, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. Una delle misure principali è l’azzeramento per sei mesi della componente Asos (cioè gli oneri di sistema) per i clienti non domestici con potenza disponibile superiore a 16,5 kW, una decisione che, secondo il presidente del Consiglio Meloni, garantirà una riduzione delle bollette di circa ilۥ20%. Inoltre, le imprese energivore che pagano le quote Ets (Emission Trading System) sulle emissioni di anidride carbonica riceveranno un contributo pari a oltre il 60% della spesa sostenuta, finanziato tramite un fondo di 600 milioni di euro per la transizione energetica industriale.

La nuova legge introduce inoltre misure per migliorare la trasparenza delle offerte energetiche, con l’obbligo per i fornitori di adottare “contratti-tipo” che rendano più chiare le voci di spesa in bolletta. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente avrà poteri rafforzati per sanzionare chi non rispetta queste norme, con multe fino a 155 milioni di euro e la possibilità di sospendere l’attività delle imprese fino a 6 mesi.
Per i clienti vulnerabili, il decreto proroga di due anni l’obbligo di passare al mercato libero, posticipandolo al 31 marzo 2027, quando terminerà il Servizio a Tutele Graduali. A partire da quella data, i vulnerabili saranno reinseriti nel mercato tutelato o in un servizio di erogazione garantito.

Durante l’iter parlamentare, il decreto è stato arricchito con 13 articoli aggiuntivi. Tra le novità più rilevanti i bonus elettrodomestici, un incentivo per l’acquisto di apparecchi ad alta efficienza, con uno sconto in fattura fino al 30% del costo (massimo 100 euro, o 200 euro per Isee sotto i 25 mila euro). Stop al pignoramento: un emendamento della Lega prevede l’impignorabilità degli immobili di soggetti vulnerabili per debiti legati a bollette condominiali non pagate fino a 5 mila euro. Fringe benefit auto aziendali: i veicoli ordinati entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo fino al 30 giugno 2025 sono esclusi dal nuovo regime di tassazione previsto dalla Legge di Bilancio.

Il Decreto Bollette, naturalmente, non ha mancato di suscitare critiche. L’opposizione ha definito il provvedimento «fuori tempo massimo» e «propagandistico», sottolineando che arriva dopo un inverno in cui gli italiani hanno già pagato bollette salate. Le associazioni dei consumatori hanno giudicato i 200 euro «insufficienti» rispetto ai rincari energetici, chiedendo interventi più strutturali, come il disaccoppiamento del prezzo dell’elettricità da quello del gas. Confcommercio, pur riconoscendo la necessità delle misure ha evidenziato come siano sufficienti, auspicando riforme fiscali e parafiscali più incisive e un potenziamento delle infrastrutture energetiche nazionali.

Sul fronte politico, il vicepremier Antonio Tajani ha celebrato l’approvazione come un passo verso un’Italia «moderna e competitiva», mentre Giorgia Meloni ha sottolineato l’impegno per garantire «energia pulita, economica e sicura» anche attraverso il contemporaneo disegno di legge sul nucleare sostenibile.
Un passo verso il futuro energetico.

Con l’approvazione definitiva, il decreto entra ora nella fase operativa, con l’attesa per l’erogazione dei bonus a partire da aprile e l’implementazione delle nuove regole di trasparenza. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a mitigare l’impatto del caro energia e a rispondere alle aspettative di famiglie e imprese in un contesto economico ancora incerto.

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