Appello di Kennedy al mondo: mettete al bando il mercurio nei vaccini

di Redazione ETI/Naveen Athrappully
4 Novembre 2025 15:52 Aggiornato: 4 Novembre 2025 15:52

Tutte le nazioni del mondo dovrebbero rimuovere il mercurio dai vaccini. Lo ha dichiarato il ministro della Sanità americano Robert Kennedy, in un videomessaggio diffuso il 3 novembre durante la riunione della Convenzione di Minamata sul Mercurio, a Ginevra. «La Convenzione di Minamata è nata da una comune convinzione morale – ha detto Kennedy – che nessun essere umano debba soffrire a causa dell’esposizione al mercurio». L’articolo 4 della Convenzione invita gli Stati firmatari a ridurre l’uso del mercurio eliminando progressivamente i prodotti che lo contengono, ma nel 2010 – ha spiegato Kennedy – mentre il trattato prendeva forma è stata introdotta un’importante eccezione che esclude dalla regolamentazione i vaccini contenenti tiomersale, un conservante a base di mercurio utilizzato per impedire la proliferazione microbica.

Il trattato, che ha previsto l’eliminazione del mercurio da cosmetici e lampade, ha dunque, incredibilmente, permesso che la sostanza potesse ancora essere impiegata in prodotti somministrati a persone vulnerabili, donne in gravidanza e neonati. «Dobbiamo chiederci perché – ha commentato il ministro della Sanità Usa  – Perché abbiamo due pesi e due misure rispetto al mercurio? Perché lo riteniamo pericoloso nelle batterie, nei medicinali da banco e nei cosmetici, ma accettabile nei vaccini e nelle otturazioni dentarie?». Kennedy ha inoltre spiegato che il tiomersale non è mai stato sottoposto a test di sicurezza adeguati sull’uomo, e che centinaia di studi pubblicati in riviste scientifiche hanno individuato la sostanza come un potente neurotossico, cancerogeno, interferente endocrino e mutageno.

«L’etichetta del tiomersale stesso impone di trattarlo come sostanza pericolosa e avvisa della pericolosità dell’ingestione. Non esiste uno studio che ne provi la sicurezza – ha detto Kennedy – per questo motivo, lo scorso luglio, gli Stati Uniti hanno chiuso definitivamente il capitolo sull’uso del tiomersale come conservante nei vaccini, un passo che avrebbe dovuto essere fatto molti anni fa».
Nel luglio di quest’anno, Kennedy ha firmato la raccomandazione del Comitato consultivo sulle pratiche di immunizzazione (Acip) volta a rimuovere il tiomersale dai vaccini antinfluenzali, in cui circa la metà del peso della sostanza, ha ricordato, è costituita da mercurio. «Voglio essere chiaro: è imperdonabile che ancora oggi i governi di tutto il mondo consentano l’uso di composti a base di mercurio in ambito sanitario, quando esistono alternative sicure». E poi l’appello: «ora che gli Stati Uniti hanno eliminato il mercurio da tutti i vaccini, invito ogni autorità sanitaria internazionale e ciascuno degli Stati firmatari della Convenzione a fare lo stesso».
Kennedy ha precisato che i produttori di vaccini hanno già confermato la capacità di realizzare vaccini privi di mercurio senza problemi, e diverse Case farmaceutiche americane hanno già iniziato a eliminarlo.

Uno studio pubblicato nel maggio 2024 sul Journal of Trace Elements in Medicine and Biology, condotto su ratti esposti al tiomersale in modo analogo a quello cui è sottoposto un neonato durante le vaccinazioni, ha rilevato «danni significativi alle vie bioenergetiche cerebrali», confermando che «l’esposizione al tiomersale tende a colpire in modo selettivo il sistema nervoso».
Un altro studio del 2013 aveva collegato la presenza del composto nei vaccini pediatrici a un’«accumulazione di tossicità da mercurio» nei reni.

Tuttavia, secondo un rapporto pubblicato dal Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) il 28 ottobre, gli effetti collaterali del tiomersale nei vaccini si limiterebbero a «lievi arrossamenti o gonfiori nel punto d’iniezione», e la ricerca non mostrerebbe «alcuna correlazione tra il tiomersale e l’autismo».
L’Accademia americana di pediatria, inoltre, sostiene che numerose ricerche scientifiche dimostrerebbero la sicurezza del tiomersale, e che vietare i vaccini senza basi scientifiche solide costituirebbe «un precedente pericoloso».

Un caso esemplificativo, quello del mercurio, di quanto sia ormai diventato estremamente difficile capire chi “abbia ragione” (oppure chi sostenga tesi false) anche quando si parla di salute, un argomento che, teoricamente, dovrebbe vedere tutti gli addetti ai lavori concordi su un certo numero di aspetti fondamentali.

 


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