Amazon, Google e Meta: il futuro è il nucleare

di redazione eti/Naveen Athrappully
16 Marzo 2025 17:26 Aggiornato: 16 Marzo 2025 17:37

Secondo il World Nuclear Association, le grandi aziende tecnologiche americane hanno promesso di sostenere un piano per spingere la produzione di energia nucleare nel mondo.
Questi «grossi consumatori di energia» appoggiano l’obiettivo di triplicare almeno la capacità nucleare mondiale entro il 2050, ha annunciato l’associazione.
«È la prima volta che grandi imprese fuori dal settore nucleare si uniscono per sostenere apertamente un’espansione forte e coordinata dell’energia nucleare, per far fronte alla crescente domanda a livello mondiale».

Sono 14 le aziende che hanno firmato il piano, tra cui Meta, Google e Amazon. Le tre Big Tech avevano già mostrato di voler adottare l’energia nucleare, soprattutto per alimentare i loro data center in continua espansione. A ottobre 2024, Amazon ha firmato contratti con Washington, Virginia e Pennsylvania per costruire dei piccoli reattori, i cosiddetti Smr, diversi dai reattori tradizionali, in grado di produrre fino a 300 megawatt.

Al contempo, Google ha rivelato di voler comprare energia nucleare da più Smr sviluppati da Kairos Power. Michael Terrell, direttore della sezione energia e clima di Google, ha dichiarato che l’accordo potrebbe portare 500 megawatt di potenza nucleare.

Meta ha annunciato di cercare sviluppatori di energia nucleare per «sostenere i nostri obiettivi di innovazione in Ia e sostenibilità». L’azienda punta a ottenere fino a quattro gigawatt tramite il nucleare negli Usa. Oltre alle 14 aziende, l’impegno ha il supporto di 31 Paesi, 14 grandi istituzioni finanziarie e 140 imprese del settore nucleare.
«Con l’economia mondiale in crescita, serve un’energia affidabile, pulita e duratura. Il nucleare, con la sua capacità di fornire potenza continua, può rispondere a alle nostre esigenze» ha detto Urvi Parekh, responsabile di Meta.

Brandon Oyer, capo responsabile “energia e acqua” di Amazon Web Services, ha aggiunto che accelerare lo sviluppo nucleare è «essenziale per rafforzare la sicurezza nazionale» e soddisfare i bisogni energetici futuri.
L’impegno arriva mentre si teme che gli Stati Uniti stiano perdendo terreno nell’innovazione nucleare rispetto a rivali come Russia e Cina. «Dal 2017, i reattori russi e cinesi coprono l’87% delle nuove installazioni nucleari nel mondo», ha detto il senatore James Risch. «Abbiamo inventato questa tecnologia, ma sono loro a dominarla. Questo gli permette di migliorarla e investirla su scala industriale, dando a Russia e Cina un controllo sui Paesi che riforniscono, questo è un potere che durerà per generazioni».

Con l’amministrazione Trump, l’interesse per il nucleare è cresciuto. Il 10 marzo, il ministro dell’Energia Chris Wright ha dichiarato in un discorso che il governo sta «lavorando per lanciare la tanto attesa rinascita nucleare americana, con fissione e fusione. Vogliamo energia più affidabile, economica e sicura». Il mese scorso, Wright ha firmato un ordine che spinge il Ministero dell’Energia a «liberare» il nucleare commerciale negli Usa. «La rinascita nucleare americana deve partire con Trump. Con la domanda mondiale in aumento, gli Usa devono guidare la commercializzazione di un’energia nucleare abbondante e accessibile», ha scritto nell’ordine. «Il ministero lavorerà sodo per accelerare lo sviluppo e l’export di tecnologie nucleari di nuova generazione».

 

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