Altre multe Ue in arrivo per Apple e Meta

di Redazione ETI/Guy Birchall
9 Aprile 2025 11:26 Aggiornato: 9 Aprile 2025 11:26

L’Unione Europea sta valutando di prendere delle contromisure per eventuali violazioni da parte di Apple e Meta, che arriveranno nelle prossime settimane, lo ha dichiarato martedì Teresa Ribera, responsabile antitrust di Bruxelles, al Parlamento Europeo.

La Commissione Europea sta indagando sui due colossi tecnologici da quasi un anno per possibili violazioni del Digital Market Act, una legge che stabilisce obblighi e divieti per i titani della tecnologia. L’obiettivo è mantenere il mercato aperto alle piccole imprese rivali, offrendo più scelta ai consumatori. In base alla norma, le aziende rischiano multe fino al 10% del fatturato annuo, fino al 20% in caso di infrazioni ripetute. Oltre alle sanzioni, la Commissione può anceh imporre multe giornaliere fino al 5% del fatturato giornaliero.

Ribera, che a Reuters aveva dichiarato di prendere provvedimenti su Apple e Meta entro marzo, alla fine ha ribattuto, spiegando che servirà ancora un po’ di tempo. «Le decisioni potrebbero arrivare nelle prossime settimane» ha dichiarato, «Se non collaborano, saremo costretti a imporre le sanzioni previste dalla legge»

Meta ha ribadito le sue critiche alle decisioni imminenti. «Non si tratta solo di sanzioni: la Commissione vuole penalizzare le grandi aziende americane solo perché sono americane, lasciando il campo libero alle aziende competitor cinesi ed europee», ha dichiarato un portavoce. Apple non ha ancora commentato.

Negli ultimi anni, i giganti di Silicon Valley sono stati spesso sanzionati in Europa. Apple, Microsoft, Meta e Google hanno ricevuto diverse sanzioni dall’Ue o da altri Paesi. Il mese scorso, la Commissione Europea ha stabilito che Apple ha violato il Digital Market Act, indicando una serie di norme che l’azienda deve rispettare per conformarsi “all’obbligo di interoperabilità”, ovvero l’integrazione di prodotti di terze parti con il suo ecosistema.

«Una prima parte delle regole da rispettare riguardano nove funzionalità di connettività di iOS, usate soprattutto per dispositivi collegati come smartwatch, cuffie o Tv», ha spiegato la Commissione.

La seconda parte punta invece a rendere più chiaro e rapido il sistema pensato da Apple per gli sviluppatori che vogliono rendere i loro prodotti compatibili con iPhone e iPad. Saranno quindi stabilite delle scadenze precise per rispondere alle richieste in maniera tempestiva, e fornire istruzioni chiare su come usare funzioni che Apple tiene riservate.

Inoltre, l’anno scorso, la Commissione Europea aveva già avvertito Meta che il suo sistema di iscrizione, che obbliga gli utenti europei di Facebook e Instagram a fornire dati personali per accedere o a pagare per mantenere la privacy, viola il Digital Market Act. La Commissione ritiene che il modello “paga o acconsenti” non rispetta la legge e ha suggerito a Meta di offrire un’opzione diversa per chi non vuole abbonarsi.

A marzo, l’Autorité de la Concurrence francese ha sanzionato Apple con una multa di 150 milioni di euro per via di una funzione sulla privacy che tutela gli utenti dalle app invasive, ma che, nel modo in cui è stata applicata, viola le norme sulla concorrenza. L’Autorité de la Concurrence ha detto che l’App Tracking Transparency di Apple, che obbliga le app su iPhone e iPad a chiedere il consenso prima di tracciare gli utenti, non è il problema, ma piuttosto lo è «il modo in cui Apple l’ha applicata va oltre ciò che è necessario per proteggere i dati personali».

 

 

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