Un recente studio evidenzia un aumento senza precedenti della mortalità tra i giovani americani, attribuito principalmente a overdose da droghe, decessi legati all’alcol e nuove problematiche sanitarie. Nel 2023, il numero di decessi in questa fascia d’età ha superato del 70% le previsioni basate sulle tendenze precedenti al 2011.
«È sorprendente notare come l’aumento di queste cause di morte riguardi condizioni che solitamente colpiscono persone molto più anziane», spiega Elizabeth Wrigley-Field, autrice dello studio e professoressa di sociologia presso l’Università del Minnesota.
LA CAUSA PRINCIPALE È L’ABUSO DI DROGA
Lo studio, pubblicato su JAMA Network Open, ha analizzato oltre 3,3 milioni di decessi tra i 25 e i 44 anni negli Stati Uniti tra il 1999 e il 2023, individuando due fasi di crescita della mortalità: un incremento tra il 2011 e il 2019, seguito da un aumento ancora più marcato tra il 2020 e il 2023.
Le cause innaturali, come l’overdose da droghe, rappresentano la principale causa di morte tra i giovani adulti, e costituiscono un terzo di tutti i decessi nel 2023. Le overdose sono diventate la prima causa di morte in questa fascia d’età dal 2014, con un forte aumento nel 2020 e un tasso stabile da allora. I dati del National Institute on Drug Abuse rivelano che, nel 2022, la percentuale di decessi causati dall’uso combinato di eroina e fentanyl è salita all’80%. L’incremento dei decessi legati a droghe e alcol è influenzato da vari fattori, tra cui dolore, isolamento sociale e la disponibilità del fentanyl.
Oltre alle overdose, nel 2023 le principali cause di morte tra i giovani adulti sono state malattie naturali (16%), incidenti stradali (14%), decessi legati all’alcol (9%) e omicidi (8%). Dal 2011, i decessi per queste cause sono aumentati. Nel 2019 l’incremento era del 35%, triplicando durante la pandemia di COVID-19 nel 2021. Nonostante una lieve riduzione nel 2023, i decessi restano superiori ai livelli pre-pandemia, con 71.124 decessi in eccesso. Escludendo il COVID-19, la maggior parte delle morti non è legata a malattie.
“MORTI PER DISPERAZIONE”
Il concetto di “morti per disperazione” è fondamentale per comprendere l’aumento della mortalità dal 2010. Questo termine descrive il crescente tasso di mortalità attribuito a suicidi, overdose da droghe e malattie epatiche correlate all’alcol, spesso legate a difficoltà economiche, isolamento sociale e mancanza di prospettive future.
I giovani adulti di oggi, nati dal 1981 in poi, hanno vissuto eventi economici e sociali critici: i più anziani hanno affrontato l’ingresso nel mondo del lavoro dopo la Grande Recessione del 2007-2009, mentre i più giovani hanno vissuto la pandemia di COVID-19 in una fase cruciale della loro transizione all’età adulta.
L’aumento del costo degli alloggi e l’allungamento dell’orario lavorativo in molte professioni hanno reso più difficile mantenere uno stile di vita sano. Molte persone si trovano intrappolate in un ciclo di lavoro intenso per sostenere spese abitative elevate, con poco tempo, denaro o energia da dedicare alla propria salute.
MOLTEPLICI FATTORI
Sebbene nel 2023 la principale causa dell’aumento di decessi sia stata l’avvelenamento da droga, molte altre cause, sia naturali che esterne, hanno superato le previsioni basate sulle tendenze precedenti. Questa categoria comprende numerosi fattori, inclusi decessi per cause sconosciute.
Le condizioni cardiometaboliche, che riguardano la circolazione, la funzione endocrina e la nutrizione, hanno avuto un ruolo significativo. Queste cause di morte sono considerate un indicatore dello stato di salute generale della popolazione, in quanto strettamente legate a fattori fondamentali come alimentazione, attività fisica, qualità del sonno, esposizione a inquinanti e gestione dello stress. Tra le altre cause rilevanti figurano i decessi per patologie renali, che rappresentano una quota significativa di mortalità in questa fascia di età.
Per ridurre il numero di decessi tra i giovani adulti, è necessario affrontare le cause profonde, tra cui l’abuso di oppioidi e alcol, la sicurezza stradale e le cattive abitudini alimentari. Poiché l’aumento della mortalità si è verificato in due fasi, prima e dopo il 2020, le soluzioni devono considerare sia gli effetti a lungo termine della pandemia di COVID-19, come problemi di salute a lungo termine e difficoltà sociali, sia le tendenze negative già esistenti.
Pur senza individuare con precisione le cause dell’aumento della mortalità, lo studio evidenzia la complessità del fenomeno. Il coinvolgimento di molteplici fattori suggerisce la necessità di un’attenzione particolare agli aspetti strutturali e sistemici del problema.
Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.