Video: Reuters/Martin Hechenleiner/Malena Juarez/Gabriele Diaz Yaten/Conicet
Un team di paleontologi argentini ha scoperto uno dei dinosauri più antichi conosciuti, uno scheletro quasi completo di un erbivoro dal collo lungo vissuto circa 230 milioni di anni fa. La scoperta è stata fatta nella remota Quebrada de Santo Domingo, situata nella provincia di La Rioja, a oltre 3 mila metri sul livello del mare, come comunicato dal Conicet (Consiglio Nazionale delle Ricerche Scientifiche e Tecniche), l’organizzazione pubblica argentina dedita alla promozione della scienza e della tecnologia.
La nuova specie, la Huayracursor jaguensis, risale al tardo Triassico, periodo caratterizzato da importanti cambiamenti evolutivi negli ecosistemi terrestri e dalla comparsa dei primi dinosauri e degli antenati dei mammiferi. Il fossile è stato trovato in un bacino geologico precedentemente inesplorato, offrendo uno sguardo raro su un’epoca in cui la biodiversità della Terra era in rapida espansione.
Il team di ricerca, composto da scienziati del Conicet argentino, ha recuperato lo scheletro straordinariamente ben conservato, comprendente parti del cranio, una colonna vertebrale completa e i quattro arti anteriori e posteriori. Le caratteristiche anatomiche dell’esemplare, in particolare il collo allungato e le dimensioni relativamente grandi, suggeriscono uno sviluppo precoce e rapido dei tratti che in seguito avrebbero definito il lignaggio dei sauropodomorfi, che comprende alcuni dei più grandi animali terrestri mai esistiti.
Il fossile è stato recuperato da un team multidisciplinare proveniente da istituzioni quali il Crilar, il Museo Argentino de Ciencias Naturales e diverse università nazionali.




