3 mila nuovi ufficiali per l’esercito siriano

di Redazione eti/Epoch
7 Luglio 2025 8:12 Aggiornato: 7 Luglio 2025 8:13

La ricostruzione dell’apparato militare siriano prosegue, in un contesto segnato da profonde trasformazioni politiche e istituzionali. La recente cerimonia di consegna dei diplomi a 3 mila nuovi soldati della Divisione 76, svoltasi presso l’Accademia Militare di Aleppo, rappresenta uno degli episodi più significativi nel processo di ridefinizione delle forze armate siriane nell’era post-Assad.

Secondo quanto riportato dall’agenzia siriana Sana, l’addestramento condotto dalla Training Authority è stato caratterizzato da un programma intensivo, articolato in preparazione fisica, esercitazioni di tattiche di combattimento, uso di armamenti leggeri e medi, e simulazioni di situazioni operative reali. Alla cerimonia hanno partecipato alti rappresentanti dell’esercito e del ministero della Difesa, i quali hanno evidenziato la centralità della formazione professionale nella costruzione di una forza armata disciplinata ed efficiente.

Nel suo intervento, il ministro della Difesa Marhaf Abu Kasra ha dichiarato: «Oggi ci troviamo ad Aleppo, presso l’Accademia Militare, divenuta da simbolo di paura e criminalità a luogo di eroismo e valore umano. La parata cui abbiamo assistito rappresenta l’impegno della Divisione 76 e dell’Autorità per l’Addestramento a proseguire nella preparazione, aprendo un nuovo capitolo nella costruzione di un esercito all’altezza della Siria e del suo popolo […] Il completamento dell’addestramento di una nuova coorte dell’Esercito arabo siriano segna l’inizio di un processo di sviluppo organico che riguarda struttura, organizzazione e disciplina, con l’obiettivo di formare un esercito efficiente, professionale e stabile, destinato a rappresentare al contempo un baluardo contro le minacce e un fondamento per la sicurezza e la stabilità della Siria».

La Divisione 76, attiva prevalentemente nella regione di Aleppo, è considerata una delle unità centrali del nuovo assetto militare siriano. È composta in larga parte da ex combattenti di milizie contrarie al regime di Assad, reintegrati nel quadro del processo di unificazione e ricostruzione delle forze armate.