Forza Nuova, partito di estrema destra, guidato da Roberto Fiore, chiama all’adunata i militanti per l’inaugurazione domani di una nuova sede in via Lucca, nel cuore di Roma, a poca distanza dall’università La Sapienza.
La notizia ha fatto scoppiare la polemica, con il centrosinistra che ha subito alzato le barricate e ha chiesto di fermare l’iniziativa, definendola «inaccettabile e vergognosa». L’annuncio, del movimento di estrema destra, arriva sui canali social, con linguaggio militaresco: «Adunata! Domenica 30 marzo in via Lucca 29, ore 18, nel quadrante nordoccidentale». Forza Nuova «è stata attiva negli ultimi negli ultimi sei mesi in modo costante nelle piazze romane con il forte aiuto di Lotta Studentesca, il suo braccio giovanile e studentesco che è riuscito ad aggregare per la prima volta dopo molti anni un nutrito gruppo di giovani romani». Da qui l’apertura di «un nuovo avamposto», si legge nel post, a cui parteciperà anche il segretario nazionale Roberto Fiore.
La reazione contrariata e di protesta del centrosinistra non si è fatta attendere. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, sostiene che l’apertura di una sede di Lotta Studentesca, organizzazione legata a Forza Nuova, a pochi passi dall’Università La Sapienza e dalla Sinagoga di via Padova, «è un fatto grave e inaccettabile. Non possiamo ignorare che si tratta di una realtà che si richiama apertamente al neofascismo e i cui esponenti sono stati protagonisti dell’assalto alla sede nazionale della Cgil – sottolinea Gualtieri –. Roma è la città medaglia d’oro della Resistenza, profondamente legata ai valori costituzionali e democratici. Mi auguro che tutte le autorità competenti intervengano con la massima attenzione per verificare la legittimità di questa iniziativa e valutare ogni strumento utile a impedirne l’insediamento», conclude Gualtieri. Tra i primi a criticare l’annuncio di Forza Nuova, anche il segretario del Pd Roma Enzo Foschi. «Inquietante, un’organizzazione i cui massimi dirigenti sono stati in carcere come istigatori ed esecutori dell’assalto alla sede nazionale della Cgil, e che fa dell’odio e della discriminazione l’unica cifra della sua politica, andrebbe sciolta. È un insulto alla storia e alla memoria di Roma», commenta Foschi.
Anche i parlamentari del Pd eletti a Roma si oppongono e insorgono, annunciando che presenteranno una interrogazione per chiedere conto dell’operato del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: «Intollerabile una sede nei pressi dell’università e della sinagoga di via Padova – affermano –. Il silenzio del governo Meloni di fronte all’allarme sociale generato dalla possibile apertura domenica di una sede di Forza Nuova è inquietante e intollerabile. Presenteremo alla Camera e al Senato una interrogazione per chiedere conto dell’operato del ministro Piantedosi» anche perché l’iniziativa «mette anche pericolosamente a rischio l’ordine pubblico: le simpatie politiche dei rappresentanti del governo non devono e non possono poter chi ha la responsabilità di garantire la sicurezza», sostengono.
In prima linea contro l’annuncio di Forza Nuova anche la presidente del Municipio Roma II, Francesca Del Bello, che parla di un fatto «intollerabile» e di «un movimento politico capeggiato da esponenti pluricondannati per gravi reati contro le Istituzioni». «Mi aspetto un intervento immediato di tutte le istituzioni – aggiunge – per scongiurare che si verifichi un attacco violento ai valori su cui sono fondate la nostra Repubblica e la nostra Costituzione». Del Bello ha pure scritto una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, oltre che alla Prefettura e alla Questura «perché ognuno, per le proprie competenze, agisca ed eviti una tale provocazione nel nostro territorio e a Roma», chiede la minisindaca. Un appello rilanciato dall’assessore alla Cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio e di Sinistra Civica Ecologista: «Non possiamo permetterci in città luoghi che organizzano e istigano all’odio. L’apertura della sede di Forza Nuova nei pressi dell’Università La Sapienza va fermata», puntualizza.