Un funzionario della Casa Bianca ha reso noto che il 9 luglio, il presidente Trump accoglierà i capi di Stato di Gabon, Guinea-Bissau, Liberia, Mauritania e Senegal, per un confronto dedicato alle prospettive economiche tra Stati Uniti e Africa.
L’incontro mira a rafforzare la cooperazione economica con i Paesi africani, ritenuti da Washington un’area di grande potenziale. «Il presidente Trump considera i Paesi africani come partner strategici in grado di offrire importanti opportunità commerciali, da cui possono trarre beneficio tanto il popolo americano quanto le controparti africane», ha spiegato il funzionario.
Le risorse, secondo quanto dichiarato, verranno concentrate su iniziative commerciali e investimenti volti a favorire una crescita condivisa, in linea con una visione della cooperazione internazionale sempre più legata a criteri di rendimento e reciprocità. Una linea, questa, ribadita di recente anche dal ministro degli Esteri Usa, Marco Rubio, secondo il quale il nuovo paradigma statunitense abbandona il modello fondato sull’assistenza caritatevole, per privilegiare quei governi che dimostrano «non solo la volontà, ma anche la capacità» di affrontare le proprie sfide di sviluppo in modo autonomo e responsabile.
Sul piano operativo, la strategia delineata comporta anche un cambiamento nei criteri di valutazione dell’azione diplomatica. Come annunciato a maggio da Troy Fitrel, alto funzionario dell’Ufficio per gli Affari Africani del ministero degli Esteri, il successo della politica statunitense in Africa si misurerà attraverso gli accordi commerciali concretamente conclusi, criterio indicato come base della nuova strategia di sostegno di Washington alla regione.