«(Shen Yun) ha raggiunto l’apice dell’arte!» continua Bilotta in qualità di esperto nel settore «E la cosa più indimenticabile sono sicuramente i costumi, le abilità di alto livello dei ballerini e la scena della danza del pavone. È davvero l’immagine più bella, combinata con l’effetto delle nuvole fluttuanti, è veramente mozzafiato!».
I costumi e le danze sono molto belli, e si nota una cura meticolosa. Ciò che mi ha colpito è che in ogni scena c’erano almeno 12-14 ballerini, e i loro movimenti erano naturali e spontanei, con una coordinazione perfetta. Devo fare un grande applauso al coreografo e a tutto il team» ha espresso Bilotta emozionato da una simile raffinatezza artistica.
Ha voluto condividere anche una profonda ammirazione per la performance dell’orchestra: «La musica era fantastica! Il livello era molto alto! È stato semplicemente straordinario!».
Bilotta ha voluto inoltre ribadire quanto sia importante la missione di Shen Yun nel riportare in vita l’antica cultura tradizionale cinese e i valori che ne erano il fondamento: «Questo è molto significativo! Sono stato molto toccato quando i presentatori hanno menzionato che lo spettacolo non poteva essere rappresentato nella loro città natale. È una cosa davvero commovente. Loro persistono nella loro missione di rivitalizzare la cultura tradizionale, il che è davvero ammirevole. E hanno perseverato sul palco per quasi 20 anni, il che di per sé è un risultato straordinario» e aggiunge «In un’epoca in cui il mondo sta diventando sempre più caotico e dipendente dai social media, spettacoli come questi sono particolarmente necessari. Dovremmo davvero portare più giovani a vedere (Shen Yun) perché è davvero importante».
Ha inoltre espresso le sue emozioni nel percepire l’elemento spirituale presente nello spettacolo «Certo che l’ho sentito. Soprattutto la scena che mostra l’arrivo di Dio nel mondo, che è stata una delle scene più belle. Mi ha lasciato una profonda impressione, proprio come la danza del pavone».