Nella Striscia di Gaza sono attualmente operative cinque divisioni dell’esercito israeliano, tra forze regolari e unità di riserva. L’azione militare ha avuto come obiettivo il ridimensionamento del controllo esercitato da Hamas su ampie porzioni del territorio, con effetti visibili sia sul piano militare sia su quello politico. Secondo fonti israeliane di Epoch Israele, la capacità di governo dell’organizzazione risulta indebolita e la sua stabilità interna compromessa.
Le operazioni si inseriscono nel quadro della cosiddetta “Operazione Gideon Trains”, giunta a una fase avanzata. Le forze armate riferiscono di aver raggiunto le linee previste per questa fase e indicano che sono attualmente in corso valutazioni strategiche sulle possibili direzioni future. I piani operativi saranno sottoposti al vaglio delle autorità politiche, cui spetterà la decisione finale.
Parallelamente alle attività militari, l’apparato logistico israeliano sostiene di essere impegnato nel garantire la continuità degli aiuti umanitari nei principali centri di distribuzione. Nonostante le difficoltà e l’opposizione segnalata da parte di Hamas, l’afflusso della popolazione locale a tali centri sarebbe costante. Le stime ufficiali parlano di circa un milione di pacchi alimentari distribuiti finora. L’esercito israeliano ha inoltre respinto come infondate le notizie relative a un alto numero di vittime civili nelle cosiddette “zone di partizione”, attribuendole a campagne di disinformazione condotte da Hamas.