Il ministro della Difesa israeliano Yisrael Katz ha tenuto ieri una riunione di valutazione della situazione con i vertici militari delle Forze armate israeliane. L’incontro, cui hanno preso parte il capo di stato maggiore Eyal Zamir e i vertici dell’intelligence militare, si è concentrato sull’analisi dei risultati conseguiti durante l’operazione “Am Kalavi” e sulla definizione delle prossime mosse sul piano operativo e strategico.
Nel corso dell’incontro, Katz ha dichiarato che l’operazione ha inferto danni rilevanti al programma nucleare e al sistema missilistico iraniano, identificati come le principali minacce alla sicurezza nazionale. Obiettivi sensibili, tra cui comandanti e infrastrutture militari del regime di Teheran, sono stati colpiti, nell’ambito di un’azione volta a dissuadere ulteriori sviluppi militari da parte dell’Iran.
Una nuova fase dell’operazione prevede l’elaborazione di un piano di rafforzamento della cosiddetta “corazza blu e bianca”, volto a impedire che l’Iran possa nuovamente rappresentare un pericolo per Israele. Il ministro ha inoltre sottolineato la necessità, per le forze armate, di prepararsi sul piano dell’intelligence e delle operazioni, al fine di garantire il mantenimento della superiorità aerea nei cieli di Teheran e la capacità di far rispettare le restrizioni internazionali imposte all’Iran volte a impedirne il riarmo. Lo Stato di Israele – ha concluso – resta determinato a perseguire una politica di difesa attiva contro l’Iran e a neutralizzare ogni minaccia, con la fiducia che la missione verrà portata a termine con la stessa efficacia dimostrata finora.